lunedì 22 luglio 2013

Dolcetti alle albicocche

Lavorare in una località balneare nel periodo estivo ha lati negativi e positivi: i negativi sono i pochi parcheggi a disposizione, turisti che ti attraversano la strada con qualsiasi mezzo all'improvviso (the best sono quelli che, percorrendo strade con molto traffico, vanno sui roller spingendo il passeggino) e le code interminabili di auto per arrivare a casa, quelli positivi sono il mare e la spiaggia sempre a portata di mano, ma io che sono una persona pratica, amo il fatto che i supermercati siano aperti in pausa pranzo e in qualsiasi ora del giorno e non rispettano la giornata di chiusura, quindi posso fuggire a comprare tutto ciò di cui ho bisogno anche all'ultimo minuto... Ecco l'unica cosa è che i supermercati sono da evitare come la peste di sabato...se Dante dovesse riscrivere la "Divina Commedia" in chiave moderna, io credo che per il Sesto canto dell'Inferno - quello dei golosi - si ispirerebbe ai supermercati in una località balneare di sabato...orde di turisti dannati con dei carrelli che lasciano in mezzo alla corsia, così, abbandonati a sé stessi, perchè loro stanno guardando incantati la merce esposta sugli scaffali, in uno stato di trance, come se dalle confezioni provenissero chissà che messaggi, del tipo "leggi per tre volte "Pan di Stelle" al contrario e vedrai Satana", (sullo stile delle canzoni dei Led Zeppellin, quelle storie assurde che si sentivano quando si frequentano le medie, che se pronunci qualcosa letto al contrario davanti allo specchio a mezzanotte, ecco che Dio solo sa cosa compare), file incredibili al banco salumi, la corsa all'ultima mozzarella di marca sconosciuta ai più...insomma è in questo angolo di inferno che mi è successa una cosa ancor più infernale. E' stato terribile, un'esperienza terrificante, un pugno in pieno viso...son lì al supermercato col mio carrello e mentre cerco di dribblare la bimbetta polacca e il palestrato austriaco, lui è lì, con quell'entusiasmo e quella freschezza che solo la gioventù ti sa dare, con quel pizzico di arroganza e quel ciuffo spavaldo tipico dei ventenni. Mi urta il carrello e mi dice "mi scusi signora"...sbam! Una fucilata! Sono rimasta di sasso, inebetita! E così me ne sono andata via triste, farfugliando qualcosa che voleva essere un "niente niente". Beh al super ci ero andata per comprare gli ingredienti per preparare queste tortine di albicocche (deliziosissimissime), da portare in ufficio per festeggiare il mio compleanno, e dopo questo scontro ho cercato di concentrarmi sulla lista della spesa, facendo finta di non sentire quella vocina insistente e fastidiosa, come il frinire di una cicala, che mi diceva "oddio, già i segni del tempo iniziano a farsi vedere, sembro una signora? Forse il rossetto rosso...no no! Sono gli orecchini, no! Ho capito, è la borsetta che fa troppo sciura" e poi sono arrivata alla consolante conclusione che, forse, le nuove generazioni non hanno occhio...forse... ;-)
Ecco, tornando alla ricetta, tratta da "Regali golosi" del Cavoletto di Bruxelles, l'ho modificata un po', prevedeva l'aggiunta di semi di anice verdi, che non ho usato...comunque buonissime! Provatele!!


Ingredienti: 200 g di farina 00, 125 g di zucchero di canna, 2 uova, 8 cl di olio d'oliva (io ho usato olio di semi di girasole), 250 g di yogurt naturale, 1/2 bustina di lievito, un pizzico di sale, 6 piccole albicocche.
Preparazione: sbattete le uova con lo zucchero, lo yogurt e l'olio. Incorporate la farina mescolata con il sale e il lievito e mescolate velocemente. Versate l'impasto negli stampini da muffin e aggiungete su ognuno delle striscioline di albicocca. Infornate a 180° e fate cuocere per circa 20 minuti finchè le tortine non saranno dorate. Spolverate con zucchero al velo. Per 12 tortine.