lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale!

Questo giro niente ricette, ma solo gli auguri! Che sia un Natale di pace interiore e di serenità per tutti voi. Spegnete tutti i "dispositivi elettronici" (che brutta parola) e guardate negli occhi le persone a voi care e godetevi questi momenti. Vi lascio con un frase che ho letto in un ristorante, scritta con l'Uniposca sulla vetrina, che parla dell'amore e del cibo...
"Dopo il non far nulla, io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L'appetito è per lo stomaco ciò che l'amore è per il cuore. Lo stomaco vuoto rappresenta il fagotto o il piccolo flauto, in cui brontola il malcontento o guaisce l'invidia; al contrario, lo stomaco pieno è il triangolo del piacere oppure i cembali della gioia. Quanto all'amore lo considero la prima donna per eccellenza, la diva che canta nel cervello cavatine di cui l'orecchio si inebria e il cuore ne viene rapito. Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di quesa opera buffa che si chiama vita, e che svanisce come la schiuma di una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto, è un pazzo" G. Rossini


mercoledì 19 dicembre 2012

Biscotti al cioccolato

Oh eccoci qui! Stasera è una anomala per me, è una delle poche sere che sono a casa da sola e, prima di mettermi a stirare nr. 5 camicie, che conto di stirare in un’oretta, più o meno, posso dedicarmi un attimo al mio blog per postare la ricetta natalizia di quest’anno. In realtà i biscotti che vi propongo, hanno ben poco di natalizio, niente cannella o spezie che richiamano il Natale, no-no. Quest’anno mi sono fatta ammaliare dal cioccolato e dalle crepe disordinate e zuccherose di questi biscotti che ho trovato nel libro “Regali golosi” del Cavoletto di Bruxelles. Durante la preparazione, quando tutti gli ingredienti erano amalgamati, mi sono allarmata non poco, perché l’impasto era davvero molto morbido per essere un impasto di biscotti. Ma dopo un’oretta di frigo, taaa-dannn! l’impasto era solido e sono riuscita a formare delle palline grandi come delle noci. Sono buonissimissimi!


Ingredienti: 225 g di cioccolato fondente, 100 g di farina 00, 2 uova, 65 g di zucchero, 45 g di burro, 2 cucchiai di rum, ½ cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale, zucchero a velo per decorare.
Preparazione: fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e il rum. Con una frusta lavorate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto denso e spumoso. Incorporate il composto di cioccolato e burro fuso. Aggiungete, infine, la farina, il lievito e il sale e mescolate con una spatola fino ad ottenere un impasto omogeneo. Trasferite il tutto in frigo per un’ora o fino a quando il composto sarà solido. Formate delle palline della grandezza di una noce e passatele nello zucchero al velo e sistematele, spaziandole un po’ sulla teglia da forno. Infornate a 180° per circa 20 minuti o finché i biscotti non siano cotti. La dose è per circa 40 biscotti.

martedì 11 dicembre 2012

Clima natalizio!


Quest’anno, più degli anni scorsi, mi ritrovo trepidante ed in piena sindrome pre-natalizia. Non so spiegarmi il vero motivo e forse è proprio questo il bello del “sentire il Natale”, provare quel “non-so-che” senza farsi troppe domande. E quindi via con gli addobbi, con l’albero, che abbiamo perfezionato aggiungendogli un milione dei lucette e degli addobbi Ikea per dargli la grinta giusta, e poi con segnaposto morbidosi di panno e già alcuni regalini sotto l’albero. Per celebrare in modo degno questo momento, vi propongo questa ricetta: la Tenerina di Ferrara, dolce tipico della città estense a base di burro e cioccolato, non proprio dietetica, ma darà grande soddisfazione alle vostre papille gustative in clima pre-festivo, si adatta perfettamente al clima rigido e può essere declinata in ricetta gluten free sostituendo i tre cucchiai di farina di tipo 00 con farina di mandorle, et voilà! La ricetta mi è stata donata da una ristoratrice di Ferrara, la cui missione è quella di tenere viva la memoria della cucina casalinga e della cucina della sua nonna. Mi ha detto una cosa che mi ha colpito: è grazie ai ricordi che abbiamo dell’infanzia che i rivivono i nostri nonni, perché non sappiamo quando in un bambino si crea un ricordo… Enjoy!



Ingredienti: 200 g di cioccolato fondente, 100 g di burro, 200 g di zucchero, 3 cucchiai di farina 00, 3 uova.
Preparazione: separate gli albumi dai tuorli. Montate gli albumi e metteteli da parte. In una terrina mescolate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato ed il burro. Lasciate raffreddare un po’ ed unite il composto con le uova. Mescolate lentamente e aggiungete la farina e gli albumi montati. Imburrate gli stampini e dividete l’impasto in parti uguali. Infornate a 150° per 25 – 30 minuti o fino a quando, inserendo uno stecchino uscirà ne asciutto.

domenica 2 dicembre 2012

Letture serali


Beh, questa ve la devo raccontare! Finalmente la scorsa settimana ho ricevuto “La Piccola Cucina Parigina” di Rachel Khoo: affascinante londinese trapiantata a Parigi che vanta di aver frequentato i corsi de “Le Cordon Blue”, e che ha trasformato il suo piccolo appartamento parigino in un ristorante con solo due coperti. Ha attirato l’attenzione della BBC ed ora è la protagonista, addirittura, di uno show sull’emittente  inglese, intitolato “The Little Paris Kitchen”, proprio come il suo libro. Dopo questo brevissimo riassunto sulla biografia vi devo raccontare le fatiche per ricevere questo libro…dopo circa un mese…Vi voglio dare un consiglio spassionato riguardo gli acquisti on line: se l’ansia dello shopping vi opprime e la vostra prepagata è lì, scintillante, col suo bel codice che vi fissa, attendete. No! Non è tortura, ma prima di far muovere l’economia, controllate SEMPRE i commenti sulla rete riguardanti il sito dal quale state per acquistare. Ho avuto una brutta bruttissima esperienza che mi ha portato a dire parole che non pensavo di poter dire al telefono ad una sconosciuta e scrivere e-mail di reclamo che non avrei mai creduto di essere in grado di scrivere.  Comunque l’attesa ne è valsa la pena: il libro è bellissimo con delle foto strepitose. Non vedo l’ora di immergermi nella lettura per trovare la prossima ricetta da preparare. Notte notte.


giovedì 22 novembre 2012

I muffin del ritorno: muffin alla frutta e cioccolato


Ebbene si! A volte ritornano! Eccomi qui dopo mesi e mesi di silenzio. Per dirla tutta, ho pensato anche di chiudere, che senso ha avere un blog se poi non viene aggiornato? Però al tempo stesso, mi dispiace, perché “Anna is still cooking” ed anzi, sto facendo progressi, soprattutto con le carni, grazie soprattutto ad una seduta intensiva accanto a papà Roberto, as know as il re dello spezzatino ;-) Il motivo di questo lungo silenzio è anche dovuto ad un fattore puramente tecnico: se cucino delle cose interessanti, solitamente lo faccio la sera, quando ritorno a casa dal lavoro e avete presente che brutte brutte foto tristi si fanno la sera, se non si hanno le attrezzature adeguate? Per fortuna adesso ci sono un sacco di programmi che fanno carina anche la foto più scarsa, tipo quella che vi posterò oggi, che è stata scattata col mio cellulare, ma che è stata ritoccata… Il mio ritorno lo festeggio con dei muffin strepitosi, la ricetta è estrapolata dal libro che sta sul mio comodino da mesi, che sfoglio la sera prima di addormentarmi, perché mi rilassa (eh…ognuno c’ha i suoi metodi) “Al Forno”…si, lo so, ne avevo parlato anche nel mio ultimo post, ma il libro è veramente meraviglioso…anzi potrei quasi definirlo IL libro! Ho apportato delle pesanti modifiche alla ricetta che prevedeva dei muffin alle fragole e cioccolato bianco: non avendo a mia disposizione né uno né l’altro ho optato per qualcosa di più autunnale come pere e cioccolato, un grande classico, che anche sottoforma di muffin non si smentisce mai. E poi ho scoperto un’altra cosa: volete dare ai vostri dolcetti un effetto “chewy”? Mettete lo zucchero di canna, altrimenti andrà benissimo anche lo zucchero normale!


Ingredienti: (dosi per 6-7 muffin) 2 uova, 80 g di canna non raffinato (o zucchero normale, fate vobis!), 50 ml di olio vegetale (di semi di girasole, arachidi o altro), qualche goccia di essenza di vaniglia, 150 g di farina 00, 1 ½ cucchiaini di lievito, 1 pera Abate non troppo grande, 70 g di cioccolato fondente.
Procedimento:  mescolate in una terrina le uova, lo zucchero, l’olio e l’essenza di vaniglia fino ad ottenere una massa omogenea. Aggiungete la farina precedentemente unita al lievito in polvere e mescolate bene. Incorporate le pere e il cioccolato e amalgamate tutti gli ingredienti. Versate l’impasto negli stampini riempiendoli circa per due terzi. Infornate a 180° per 25 minuti circa. Per non farli afflosciare, non aprite assolutamente il forno durante la cottura. A fine cottura i muffin risulteranno soffici e gonfi.

sabato 19 maggio 2012

Torta di albicocche con riflessione

Sono particolarmente fiera di questo dolce! Prima di tutto perché è un ottimo dolce, che è stato apprezzatissimo dai miei assaggiatori ufficiali, ma anche perché proviene da un libro bellissimo che ho acquistato da poco. E la cosa che mi fa ancora più felice è che è stato il mio primo acquisto on line e cosa che mi rende doppiamente felice è che l’ho comprato al 50% sul prezzo di copertina perché si tratta di un libro usato. Partiamo dall’inizio: il libro si chiama “Al Forno” e l’autrice è Isidora Popovic. Nel risvolto di copertina si legge che l’autrice, di origine serba ma trapiantata a London, ha creato il progetto “Popina”, così si chiama il suo marchio. Isidora ha iniziato a vendere i suoi prodotti al mercato londinese di Portobello Road e, grazie al passaparola e soprattutto alla bontà delle sue creazioni, è diventata via via sempre più conosciuta e famosa ed ora i suoi dolci si possono acquistare nei negozi di specialità gastronomiche tra cui anche il famosissimo Harrod’s. Dopo che ho letto la breve biografia riportata sul libro, ho pensato, beh che bella storia. Mi ha fatto riflettere tantissimo sulle realizzazioni dei propri sogni. Dalle pagine del libro sembra uscire questo messaggio “Se credi in un progetto, è certo che riesci a concretizzarlo”. Ecco tutti i pensieri scaturiti da questa tortina con le prime albicocche. Altra cosa a mio giudizio bellissima è che l’autrice sprona il lettore a fare proprie le ricette, a modificarle, a sperimentare, come lei stessa ha fatto. Quindi, potevo seguire alla lettera la ricetta?! Of course not! La ricetta originale prevede l’utilizzo delle prugne, che ahimè ancora non hanno fatto la loro comparsa sugli scaffali della mia fruttivendola di fiducia… ho trovato le albicocche ed eccole qui! Ricetta semplicissima da eseguire, unica avvertenza: utilizzate uno stampo piccolo (20 cm).


Ingredienti: 90 g di zucchero di canna, 1 uovo, 40 ml di olio di semi di arachidi (o altro olio vegetale), 55 ml di latte intero, 140 g di farina bianca, 1 cucchiaio di lievito in polvere, un pizzico di sale, qualche goccia di essenza di vaniglia, 5 albicocche denocciolate, 2 cucchiai di marmellata (gusto a scelta..io ho usato la fragola), 1 cucchiaio d’acqua.
Preparazione: in una terrina sbattete l’uovo e lo zucchero di canna con la frusta elettrica. Aggiungete l’olio, il latte, la farina, il lievito, il pizzico di sale e l’essenza di vaniglia. Amalgamate bene l’impasto. Versatelo nello stampo precedentemente preparato e stendetelo uniformemente. Adagiatevi sopra le albicocche, con il lato tagliato verso l’alto. Cuocete la torta nel forno caldo per circa 30 minuti o fino a quando non sarà ben dorata. Toglietela dal forno e fatela raffreddare. Nel frattempo, scaldate la marmellata aggiungendo un cucchiaio di acqua in un pentolino e fatela sciogliere a fuoco lento. Spennellate la marmellata sulla torta. Servite ancora tiepida. :-)

giovedì 3 maggio 2012

Crostata alle fragole

Non potevo essere indifferente alla stagione delle fragole. E così sfogliando "La Cucina Italiana" di questo mese ho trovato la ricetta della crostata di fragole. Ho letto la ricetta che prevedeva anche la "fiammeggiatura"...mmmh...non l'avevo mai fatto prima e la cosa mi preoccupava alquanto. Ho chiesto lumi a mia madre, ma le sue spiegazioni erano piuttosto vaghe, quando le ho chiesto "che cosa può andare storto?", la sua risposta è stata "ti puoi scottare o bruciare la cucina", mh ottima prospettiva. Allora sono ricorsa a mio padre, molto più pratico, e infatti, mi ha fatto fare una prova pratica con piattino in metallo e alcool. Effettivamente il tutto se, fatto con le dovute precauzioni, non è affatto difficile. Tre consigli d'oro: 1. chiudete l'aspiratore della cappa; 2. tenetevi a portata di mano un coperchio (nel caso in cui non riusciate a domare il fuoco, potete sempre coprire la pentola); 3. tenete il fuoco basso, e, ultima cosa, non spaventatevi per il rumore fatto dal fuoco appena si infiamma con l'alcool. 
Beh, detto questo, siete pronti! Signori e signore la crostata con le fragole!


Ingredienti: 300 g di fragole, 300 g di farina, 185 g di burro, 100 g di zucchero a velo, 35 g di Grand Marnier, 5 tuorli sodi, 2 albumi, scorza grattugiata di un limone, 2 cucchiai di zucchero semolato, un pizzico di sale.
Preparazione: impastate la farina con 160 g di burro ammorbidito e lo zucchero a velo, ottenendo un impasto sbriciolato; unite un pizzico di sale, un albume, la scorza grattugiata del limone, i tuorli sodi passati al setaccio e lavorate fino a quando otterrete un impasto omogeneo. Lasciatelo riposare avvolto in una pellicola per 30 – 40 minuti. Nel frattempo sciogliete in una padella 25 g di burro con 2 cucchiai di zucchero semolato; quando inizia a caramellarsi, bagnate con il Grand Marnier e fiammeggiatelo. Quando si spegne aggiungete 30 g di acqua e fate sciogliere i grumi di zucchero cristallizzato. Unite le fragole che in precedenza avete lavato, mondato e tagliato a spicchi, e cuocete per 3 minuti. Quando il sughetto sarà diventato sciropposo, spegnete e lasciate raffreddare. Stendete due terzi della pasta in un disco e con esso foderate una tortiera di 22 cm di diametro, coprendo anche i bordi per circa 2 cm. Riempite la torta con le fragole e chiudete la crostata con cordoncini di pasta ricavati dall’impasto avanzato. Spennellate i cordoncini con l’albume leggermente battuto e spolverizzate con zucchero semolato. Infornate il tutto a 180° per circa 30 - 35 minuti.

venerdì 20 aprile 2012

Moelleux au chocolat - as know as "Cioco-riciclo"

Passato il periodo pasquale i nostri armadi pullulano di cibo degli dei o molto più banalmente cioccolato, e si pone il problema del cioco-riciclo. Le vie per risolvere questo annoso grattacapo sono due: o si lascia l'uovo in un recipiente e piano piano giorno dopo giorno si mangia a pezzi ogni volta che ci si passa davanti oppure si fa un dolce con un alto contenuto di cioccolato facendo in modo di smaltirlo il più presto possibile! Io ho optato per la soluzione B. Il dolce che vi propongo oggi è il moelleux au chocolat. Vi prego, se deciderete di fare questo dolce, non dovete pensare alle calorie: fate finta che non esistano! Ma vi assicuro che ne vale la pena, dentro rimane tenero, mentre esternamente la crosticina è più solida...se mangiato tiepido, UH! da provare...Ho trovato la ricetta di questo paradisiaco dolce sul libro "Le basi del cioccolato": è bellissimo perchè ogni dolce è spiegato passo a passo con foto, step by step...impossibile sbagliare e sembra di preparare i dolci in un lampo!

Ingredienti: 200 g di cioccolato, 200 g di burro, 150 g di zucchero, 5 uova, 1 cucchiaio di farina.
Preparazione: sciogliete assieme il burro e il cioccolato a bagnomaria. Unite lo zucchero e continuate a mescolare. Nel frattempo separate i tuorli e gli albumi e montateli a neve non troppo ferma (altrimenti avrete difficoltà a incorporarli). Una volta che il preparato al cioccolato si sarà intiepidito, unite i tuorli e continuate a mescolare. Unite il cucchiaio di farina setacciata. Incorporate gli albumi montati a neve, prima due cucchiaiate in modo che il composto sia omogeneo e poi tutto il resto. Rivestite uno stampo da forno ed infornate a 180° per 25-30 minuti. Per controllare la cottura, infilate un coltello al centro del dolce e dovrà uscire umido, non appiccicaticcio.