mercoledì 31 dicembre 2014

Buoni propositi

L'anno nuovo sta arrivando e ripensando a questo anno che mi lascio alle spalle volevo ringraziare tutte le persone che lo hanno reso, nel bene o nel male, speciale. Ho imparato, oh si che ho imparato e per questo ringrazio
chi ha avuto pazienza con me,
chi mi ha insegnato a dire la mia, con gentilezza e fermezza
chi mi è stato vicino nei momenti più tristi e mi ha fatto sorridere
chi mi ha fatto il solletico
chi mi ha comprato il latte
chi mi ha fatto assaggiare piatti nuovi
chi ha voluto mettermi alla prova facendomi solo rendere conto di risorse inaspettate e che nonostante tutto riesco ad adattarmi e divertirmi, sempre e comunque
chi mi ha riparato i jeans
chi mi ha sorpreso
chi mi ha abbracciato nel momento giusto
chi mi ha preparato l'effervescente Brioschi e il bagno caldo
chi mi ha dato consigli pazienti e chi invece ha cercato di impormi la sua idea
chi mi ha offerto un caffè
chi mi ha chiamato nei momenti complicati facendomi sorridere e capire che assieme si possono affrontare anche le più tremende tempeste.
Spero che il 2015 sia spensierato e pieno di pensieri positivi, con la lista dei nuovi propositi in mano siamo qui pronti per festeggiare questo anno che sa di nuovo. 
Quest'anno Capodanno a chilometro zero, a casa, solo con pochi intimi per ridere e parlare e parlare..

Buon anno!


domenica 28 dicembre 2014

London is always a good idea!

Eh! Ebbene si, Simo ed io abbiamo sentito di nuovo il richiamo di Londra che, tra l'altro, non avevamo mai vista addobbata a festa e davvero è "tanta roba". Siamo andati con due amici che non c'erano mai stati e ho visto lo stupore e la meraviglia nei loro occhi, quella cosa che solo Londra può fare. Sole limpido e un'aria fredda che ha schiaffeggiato le nostre facce di continuo, la sera ritornando in hotel mi sentivo il viso pulsare. Ma al solito London non delude mai! Mi è sembra che gli alberi di Natale siano più alberi di Natale, che i mercatini siano più mercatini, insomma che lassù le cose siano più Natale..tutto più cosy e che tutto là sia possibile! Sapere che c'è un posto che mi carica di positività mi da un senso di tranquillità incredibile perchè mi dico che tutto è possibile.

E io sono felice.


















      Io e questa gabbianella ci stavamo letteralmente guardando negli occhi..avevo del pane in mano..


Ah! Questa ultima foto è per farvi vedere la felicità fatta persona e la porta dell'hotel..prendete nota del nome perché, se state programmando un'uscita a Londra, merita! ;-) 

London House Hotel sooo lovely! Fronte parco, così al mattino, quando vi sveglierete potrete salutare London da veri londoners!

Pierino: se avete nostalgia della pizza di casa, non potete perdervi questo ristorantino. Se avete difficoltà con la lingua inglese don't worry, vi sgamano subito e vi parlano italiano

Pret a manger: per un pranzo in velocità, ottimi sandwiches ad ottimi prezzi, sempre freschissimi.

The Honiman at Hay's: un classicissimo pub inglese nelle vicinanze del Tower Brigde. Grande selezione di birre e se siete con dei ghiottoni (o pozzi senza fondo) qui troveranno pane (e burgers) per i loro denti.

martedì 23 dicembre 2014

Merry Xmas e biscotti alla cannella!

Ho fatto tutto! Tagliato carta, abbinato nastri, ho appiccicato sopra decorazioni, ho fatto chilometri, ho atteso i pacchetti, telefonato, mandato milioni di sms con what's up (chi lo ha inventato è un GENIO), mandato e-mail, discusso budget da non sforare, ed ecco finito la corsa ai regali! Tutto con un soffio di voce, già perché la mia voce a pensato bene di lasciarmi proprio in questi giorni e ieri ero completamente afona, io che sono "Radio Anna" che parlo e canto non importa se con qualcuno o da sola..(ebbene si, alle volte parlo da sola!). Oltre a tutto questo ho fatto anche i biscotti di natale, ormai diventati per me un vero must. Quest'anno ho sfogliato "Merry Christmas" di Csaba dalla Zorza e ho individuato i "biscotti alla cannella, semplici da fare, ma di grande effetto!
Di seguito vi lascio la ricetta e approfitto per augurare a tutti voi un felice felicissimo Natale, da trascorrere insieme con i vostri cari, che sia una gioia e una festa..e ascoltatevi questa canzone, che magari vi uscirà dalle orecchie ma il testo strepitoso.."Merry Xmas" di John Lennon, era un sognatore, ma leggete il testo, il messaggio della canzone è tutto quello che si può augurare a chi si ama. Buon Natale a tutti! 


Ingredienti: 180 g di zucchero di canna grezzo, 55 g di zucchero semolato, 180 g di burro, 7 g di cannella in polvere, 1 uovo, 10 ml di latte intero, 370 g di farina 00, 5 g di lievito chimico, 1 pizzico di sale, 4 cucchiai di zucchero di canna per decorare.

Preparazione: lavorate i due tipi di zucchero e unite il burro, la cannella e il sale. Aggiungete in seguito il latte e l'uovo e infine la farina e il lievito per dolci. Quando l'impasto è amalgamato e avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciatelo riposare nel frigo per circa 30 minuti. Accendete il forno a 175° e preparate delle teglie rivestite di carta forno. Mettete 4 cucchiai abbondanti di zucchero di canna in un piatto. Prendete l'impasto e stendetelo su un piano leggermente infarinato, usando un mattarello. Ritagliate i biscotti con gli stampini e premili nello zucchero di canna per farlo aderire alla superficie (solo da un lato), trasferiteli nelle teglie con lo zucchero di canna verso l'alto. Inforna per circa 20 minuti, facendo attenzione che non si dorino troppo. La durata della cottura dipende dalla cottura dei biscotti, quindi teneteli d'occhio dopo circa 15 minuti, altrimenti diventano troppo duri, dovrebbero restare piuttosto pallidi. Una volta sfornati, lasciateli raffreddare e gustate!

giovedì 27 novembre 2014

Torta Monna Lisa

Ancora dolci! Questa è una torta a cui sono affezionatissima! E' stato uno dei primi dolci che io abbia mai cucinato il primo esperimento senza la supervisione di un adulto e che è andato a buon fine, quando avevo circa 9 anni, quindi moooolti anni fa ;-): con questa torta ho deliziato i miei genitori, lo zio, la nonna, i compagni di classe che venivano a giocare da me, l'ho mangiata a colazione, a merenda, dopo pranzo e dopo cena, insomma è stata una roccaforte della mia infanzia. Poi ho iniziato a sperimentare altre torte e ho accantonato questa validissima ricetta, tratta dal mitico "Manuale di Nonna Papera" che credo sia stato acquistato da ogni famiglia italiana tra gli anni '70 e metà degli anni '80..chiaramente la mia copia (anche se per dire il vero era di mia sorella) troneggia sullo scaffale di libri di cucina! Signori ecco la ricetta! Se volete un'altra ricetta tratta dal "Manuale di Nonna Papera" (il link vi rimanda ad un articolo di Vanity Fair che annuncia la versione digitale del famoso libro) la troverete qui.
Ah! Ho fatto la torta un paio di settimane fa, quando le foglie dell'acero di fronte a casa mia erano al massimo con dei colori strepitosi! Ho pensato che si meritassero una foto, visto i colori incredibili! Che dite?



Ingredienti: 350 g di farina 00, 250 g di zucchero, 2 uova, 1 limone, 1 bicchiere di latte, 1 bicchiere di olio di semi, 1 bustina di lievito, 1 pizzico di sale.
Procedimento: versate in un recipiente lo zucchero e i tuorli e sbattete bene con un cucchiaio di legno, aggiungete l'olio e lavorate ancora un po'. Aggiungete la farina e il latte a poco a poco, in modo che non si faccia troppa fatica a mescolare, e la bucciadel limone grattuggiata. Unite infine, sempre mescolando, il succo di limone, il sale e il lievito. Montate a neve le chiare delle uova, unitele mescolando piano e versate l'impasto nella tortiera unta e infarinata. Cuocete in forno a 160° per 40 minuti o fino a quando uno stecchino uscirà asciutto dalla torta. Spolverate con abbondante zucchero al velo!

sabato 15 novembre 2014

I love pancakes!

Questa mattina mi sono alzata di buon'ora per preparare i pancakes! Voi direte, ma sei fuori di sabato mattina, quando non sei al lavoro e potresti stare a dormire quella mezz'oretta in più, tu ti alzi e fai i pancakes. Esatto! Tutto è partito circa due settimane fa, sono stata a Genova per una fiera e nell'hotel in cui alloggiavo (con una rampa di scale che neanche la signorina Rottermeier!) al mattino a colazione c'erano anche i pancakes. E mi è venuta un po' di nostalgia del Canada, e di tutti i pancakes che io e Simo ci siamo divorati..quindi ho pensato "mmmh bisogna correre ai ripari" e neanche a dirlo a Genova stavo proprio vicino una libreria e neanche a dirlo ho acquistato un altro libro di cucina e neanche a dirlo dentro c'è proprio la ricetta dei pancakes. Il libro si intitola "La Scienza della Pasticceria" e spiega in modo scientifico quello che accade durante le preparazioni dei dolci, sfata il mito dei consigli della nonna, per esempio: lo sapevate che non è assolutamente vero che il sale aiuta gli albumi a montare a neve, anzi, sarebbe meglio usare un pizzico di zucchero?! Beh in questo libro è riportato tutto quello che succede nelle nostre terrine, quando facciamo le torte e quello che succede nel forno, quando siamo in attesa del suo piiip per sfornare il nostro capolavoro. I pancakes sono buonissimi, da annaffiare con dello sciroppo d'acero..ho la fortuna di avere la mia pusher di sciroppo d'acero in Canada che, di quando in quando, mi fa avere delle lattine! WOW! Questi sono i pancakes "fabbricati" questa mattina e questa è la ricetta! Enjoy


Ingredienti: (per 8-12 pancakes) 200 g di farina autolievitante, 50 g di zucchero, 1/2 cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di succo di limone, 45 g di burro, 350 ml di latte, 2 uova.
Preparazione: la ricetta originale prevede il buttermilk, qui da me non si trova, quindi, come consiglia anche l'autore del libro, fate cagliare un po' il latte con un cucchiaio di succo di limone, lasciandolo riposare per circa un quarto d'ora. Nel frattempo separate i tuorli e montate gli albumi. Quando il latte sarà pronto, aggiungeteci gli albumi e mettete da parte. Sciogliete il burro e fatelo raffreddare; quando sarà intiepidito aggiungete solo un goccio al tuorlo e mescolate con la frusta, poi, piano piano aggiungetelo tutto. Versate il mix del tuorlo con il burro nel latte. Aggiungete la farina, un pizzico di sale e lo zucchero. Non mescolate a lungo, massimo 10 secondi: non badate ai grumi che si sono formati, spariranno in seguito. Se si mescola troppo, si formerà il glutine che andrà a modificare la consistenza dei pancakes. La ricetta originale prevede di lasciar riposare il tutto per circa una mezz'ora o addirittura dice di fare l'impasto la sera prima e utilizzarla per la colazione della mattina successiva..io ho fatto riposare per circa un quarto d'ora ed è venuto tutto in modo strepitoso. Ora prendete una pentola antiaderente o una crepiera, scaldatela sul fuoco. La temperatura è giusta quando, buttando qualche gocciolina nella pentola, questa comincia a vagare in giro sfrigolando. Se si vaporizza significa che la temperatura è troppo alta.
Con un mestolino versate una quantità minima di impasto: non troppo perchè altrimenti non riuscirete a girare il pancake senza romperlo. Fate cuocere poche decine di secondi per lato, quando la parte inferiore sarà brunita, girate il pancake senza romperlo (i primi tre vi verranno plissé, con pieghe, baffi strani, non demordete! Sono i primi.. dopo il quinto, sesto vi sentirete come un americando doc). Girate il vostro pancake, servite e annaffiate di sciroppo d'acero. Si possono anche surgelare! (Vi farò sapere come sono dopo scongelati!)

mercoledì 29 ottobre 2014

Jammy Sponge di Jamie Oliver

Se volete fare colpo con un dolce rapido da preparare, ma che ha una marcetta in più, ecco qui il dolce che fa per voi! L'ho testato diverse volte e ogni volta è stato un gran successo, anche perchè questa torta soddisferà molti palati! Si tratta di una sponge veeery british chiaramente by Jamie Oliver - le sue ricette sono davvero a prova di bomba! Volete portare una torta ai colleghi per il vostro compleanno? O vi aspetta un pomeriggio con un nugolo di marmocchi (e di mamme)? Un tea time con le amiche? Non abbiate esitazioni! Qui c'è il dolce che fa per voi! Quando l'ho preparato ho fatto merenda con tea caldo ai frutti rossi (uno dei miei preferiti)..e voi, qual è il tea che preferite?! Let's go and enjoy! :-)



Ingredienti: 225g di burro ammorbidito, più un po' per la teglia, 225g zucchero semolato, 4 uova, 225g di farina autolievitante, ½  cucchiaino di lievito, un goccio di latte, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 75g di cocco grattugiato, 4-5 cucchiai di marmellata di lamponi.

Preparazione: ungete una teglia da forno 30 x 20cm e preriscaldate il forno a 180°.
Mescolate il burro e lo zucchero insieme fino ad ottenere una crema giallo pallido, come consiglia Jamie Oliver "lovely and fluffy". Aggiungete le uova uno alla volta e la farina setacciata assieme al lievito. Sempre mescolando aggiungete un goccio di latte e il cucchiaino di estratto di vaniglia. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, versate l'impasto nella tortiera e infornate per 25 - 30 minuti circa. Sfornate il dolce quando risulterà dorato, lasciate raffreddare per 5 - 10 minuti, sformatelo e versateci sopra la marmellata di lamponi e stendetela con una spatolina. Cospargete con abbondante cocco grattugiato.Una volta che il dolce si è completamente raffreddato, tagliatelo a quadrettoni e servite!

domenica 5 ottobre 2014

La torta al cioccolato 2.0 o la torta perfetta

Ho trovato questa ricetta per caso su internet e il titolo era proprio "La torta perfetta". La mia ricerca è stata alquanto ardua perchè volevo una torta al cioccolato semplice e buona e la cosa non è facile come potrebbe sembrare. Nella rete si trovano un sacco ricette di torte al cioccolato senza uova, senza burro o senza farina, insomma una versione, senza sensi di colpa. Ora, visto che non è che si mangi torte al cioccolato ogni giorno, ho preferito puntare ad una versione classica con tutti gli ingredienti colpevoli del caso. Quindi ecco questa torta decadent - un vero peccato gola - che si scioglie in bocca e se proprio volete farla grossa, potreste accompagnare questo buonissimo dolce, magari ancora tiepido, con una pallina di gelato alla vaniglia o magari con questa crema strepitosa
 

Ingredienti: 120 g di cioccolato fondente di buona qualità, 160 g di farina 00, 100 g di burro, 160 g di zucchero, 40 g di cacao amaro in polvere, 8 g di lievito per dolci, 3 uova.

Preparazione: tagliate a pezzetti il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, mantenendo il fuoco dolce e mescolandolo di tanto in tanto. Quando il cioccolato sarà completamente sciolto, togliete dal fuoco il pentolino e aggiungeteci il burro tagliato a pezzetti. Nel frattempo prendete le uova e dividetele i tuorli dalle chiare che metterete in una ciotola. Iniziate a montarle a neve con uno sbattitore elettrico - o se siete fortunati, una planetaria, magari un kitchen aid rosso fuoco - e quando inizia a formarsi un po' di schiumetta mettete 40 g di zucchero e continuate con i vostro frullino per altri 5 minuti. Passato questo tempo, aggiungete altri 40 g di zucchero e fate in modo che gli albumi siano ben sodi. In un altro recipiente unite i rossi e lo zucchero rimanente e fateli amalgamare grossolanamente. Aggiungeteci il cioccolato sciolto e mescolate. Setacciate assieme la farina con il lievito e il cacao, quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati aggiungete un pizzico di sale. Fate legare le chiare montate a neve. Versate il vostro impasto in una tortiera da 24 cm già imburrata e infarinata. Infornate a 180° per 40 minuti. Aspettate che si raffreddi un po' e poi gustate con gioia!
 


martedì 23 settembre 2014

Quattro quarti e autumn day!

Eccoci arrivati all'equinozio d'autunno e il solo nominarlo mi fa pensare a foglie che cadono e fanno crick crock quando ci cammini sopra, ai primi frescolini, al cambio degli armadi, agli acquisti sbagliati di inizio stagione. E qui apro una parentesi tonda, quadra e graffa. Non so voi, ma i miei più grandi errori in fatto di shopping sono proprio in questo periodo dell'anno, ma ormai so a cosa star lontana: no al beige, in tutte le sue forme e sfumature! Le commesse ti dicono: lo metti con tutto, mi convincono - e vi dirò che in questo io sono proprio una che ci casca come un pero - poi una volta a casa, mi guardo e dico, ma dove diavolo vado in giro così? Non so che cosa succede quando si esce dal camerino, forse viene erogato nell'aria un qualcosa che ti stordisce e non ti fa più ragionare, convinta al 100%! Poi non appena entri a casa tua, dove l'aria è salubre ti rendi conto dell'errore fatto! Con la coda fra le gambe, il giorno dopo ritorni in negozio e restituisci il capo, trovando scuse assurde con la commessa, e via di buono cambio, che ti rimane lì nel taccuino con il rischio di perderlo..virando bruscamente sull'argomento culinario, quello che vi propongo oggi è un dolce che è un classico, la camicia bianca o il tubino nero nel vostro armadio, il paio di jeans che ci sta sempre bene..non so se ho reso l'idea! Il dolce è il quattro quarti, che non ha niente a che vedere con le battute musicali o con la lunghezza del vostro cappotto, ma quattro quarti sta ad indicare che nella torta ci sono quattro ingredienti e che il peso delle uova deve eguagliare il peso di ogni singolo altro ingrediente..più facile a farsi che a dirsi. Io ho preso in prestito questa ricetta dal maestro pasticcere Maurizio Santin e devo dire che il dolce è proprio buono buono adatto a questo equinozio, da gustare con una tazza di te fumante, valutando i nuovi acquisti davanti allo specchio. Enjoy!


Ingredienti: 3 uova, 180 g di zucchero, 180 g di burro, 180 g di farina, un pizzico di sale, estratto di vaniglia (o un'aroma a vostra scelta, limone, arancia..fate vobis)

Preparazione: sciogliete a bagnomaria il burro. In una ciotola capiente, mescolate lo zucchero e le uova fino ad ottenere un impasto chiaro, in seguito aggiungete a poco a poco la farina setacciata. Una volta che il burro si sarà sciolto, fatelo raffreddare e versatelo a filo nel vostro impasto, facendo attenzione a non farlo smontare. Imburrate una tortiera a ciambella da 24 cm (o se preferite anche più piccola), informate a 170° per circa 40 minuti o fino a quando non sarà di un bel colore ambrato. Tagliate a fette e mangiate con gioia!

sabato 13 settembre 2014

Deutschland Deutschland!

Quest'anno io e Simo presi da una botta di romanticismo abbiamo deciso di trascorrere le nostre vacanze in Germania e precisamente di visitare la "strada romantica" da Füssen a Würzburg on the road; è localizzata in Baviera ed è davvero incantevole, 366 chilometri di paesini caratteristici e di città dal gusto antico. Insomma una cannonata. Alcune considerazioni: noi abbiamo deciso di farla in auto e, se alcuni tratti di strada non sono chiusi per lavori (ci è capitato anche questo, e il nostro simpatico navigatore ci ha fatto proseguire per i campi..campi campi con strada "bianca" e campi di mais..bucolico!) è davvero ben segnalata; per i più allenati e temerari c'è la possibilità di farla in bici, già perchè lungo tuuutti i 366 km corre accanto una pista ciclabile e giuro che al prossimo tedesco che entra in ufficio e mi chiederà le piste ciclabili nei dintorni io mi alzerò dalla scrivania e lo abbraccerò fortissimo. Da loro le piste ciclabili sono un altro pianeta. Lungo tutto il percorso ci sono dei pannelli marroni che indicano la "Romantische Straße", con tanto di traduzione in giapponese, ed ho pensato "megalomani 'sti teutonici, figurati se i giappo si spingono fino in Germania"..gente..giapponesi come se non ci fosse un domani. Erano ovunque e fotografavano qualsiasi cosa: in alcuni momenti credevo di essere in una puntata di "Hello Spank!". Pezzo forte della "Strada Romantica" è il castello di Neuschwanstein, è l'immagine che ognuno di noi ha in mente quando sentiamo la parola castello, grazie a tutti i cartoni della Disney ci siamo sparati da bambini. E' davvero un incanto, è incredibile il punto in cui è stato costruito da questo Ludovico II - il re delle favole - completamente folle, pazzo come un cavallo, tanto che negli ultimi anni della sua vita era convinto di essere uno dei cavalieri della tavola rotonda e appunto, a causa di questa sua follia, è stato destituito dal ruolo di re..però ha costruito dei castelli strepitosi.


Ecco, il castello si trova in una località super turistica che si chiama Hoheschwangau, un consiglio che vi do per la cena è quello di mangiare presto..già alle 19.00 i locali chiudono e rassegnatevi, non farete un granché di vita mondana qui.
Negli altri paesi che abbiamo visitato tipo Rothemburg ob der Tauber, i ristoranti chiudevano alle 21.00, già un passo avanti, ed era decisamente più movimentata. Qui ho visto i più bei negozi di giocattoli, ever, e il negozio di Natale aperto tutto l'anno..incredibile che cosa non ci sia là dentro.


 



Un vero must da queste parti sono questi dolci qui sopra: le "Scheenballe" - palle di neve - che non sono altro che i nostri crostoli carnevaleschi appallottolati, sono una vera delizia. Qui sopra la versione "semplice": misura piccola e con lo zucchero a velo, ma volendo sono anche più grandi e ricoperte di nocciola, cioccolato o qualsiasi altra cosa. Un altro suggerimento: se siete a dieta lasciate perdere le vacanze in Germania. Ogni cosa è un ammasso incredibile di calorie, anche la più innocente foglia di insalata, nasconde un'insidiosa salsina ipercalorica. Io vi ho avvisato..a vostro rischio e pericolo. Rimandendo sul discorso gastronomico ho introdotto Simon nel meraviglioso mondo degli spätzle, la loro versione della pasta, che non sono altro che degli gnocchetti mignon che loro condiscono con della cipolla arrostita e formaggio. Una volta tornati a casa ho provato a rifarli e, udite udite, sono buonissimi! Ho preferito un accompagnamento più light, pomodorini e ricotta affumicata. Eccovi qui la ricetta! Per comportarvi come dei veri tedeschi dovreste concludere il vostro pasto con un signor strudel..eccovi qui la ricetta!


Ingredienti: 3 uova medie, 120-150 ml di acqua, un pizzico di sale, 250 g di farina 00, un pizzico di noce moscata e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
Preparazione: per preparare gli spätzle mettete la farina in una ciotola capiente ed  aggiungete  al centro le uova intere, il sale e il pepe, grattugiate la noce moscata ( facendo attenzione a non grattugiarvi le dita..la mini grattugia che si trova nelle confezioni è infernale..eventualmente potete usare quella in polvere), aggiungete un cucchiaio di olio e l’acqua a temperatura ambiente. A questo punto con l'aiuto di un mestolo, amalgamate bene il composto fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. La consistenza della pastella deve essere tale da cadere a grosse gocce dal cucchiaio, la consistenza di uno yogurt, più o meno, quindi attenzione quando aggiungete l’acqua. In una padella antiaderente tagliate a pezzettini i pomodorini e conditeli a piacere e gratuggiate a parte (sempre facendo attenzione alle dita) la ricotta affumicata. Prendete l'apposito attrezzo per spätzle (che chiaramente io e Simo abbiamo acquistato sulla via del ritorno), posizionatelo sopra una pentola di acqua in ebollizione, che avrete in precedenza salato, riempitelo di impasto e fate fuoriuscire gli spätzle. Quando gli spätzle riaffioreranno sulla superficie dell’acqua significa che saranno  pronti per essere scolati, versateli nella padella con i pomodorini e fateli amalgamare insieme e infine aggiungete una manciata di ricotta affumicata. Ecco fatto! Spätzle pronti! Guten Appetit!!                                                           

domenica 24 agosto 2014

100 di questi post e brioches!

WOW! Siamo arrivati al centesimo post..se fossi una brava blogger avrei dovuto raggiungere la quota 100 circa dopo un anno dall'apertura del blog e non dopo 5 come la sottoscritta. Ho letto in giro in articoli del tipo "come gestire con successo il proprio blog" che bisognerebbe farlo più o meno due o tre volte a settimana, che voglio dire, chi ce l'ha il tempo? E poi se posso confessare, all'inizio inizio ero convinta che aperto il blog, tac! Tutti a leggere "Annasicooking"..seh! Ci sono tremilionicinquecentomila blog di cucina in rete, e poi ci sono anche i blog "storici" come questo e questo e poi questo..la concorrenza è spietata per davvero, quindi voglio ringraziare ancora tutti voi che perdete quei 5 minuti a leggere quello che scrivo. Ecco, e adesso passiamo a queste brioches in formato mignon. Questa ricetta me l'ha passata mia sorella assicurandomi che questi dolcetti portano dipendenza, ed effettivamente è così. Non si tratta della classica pasta sfoglia, ma di un impasto semplice e veloce da preparare, strepitose con la marmellata e non vi dico con la Nutella..signore e signori a voi la scelta! :-)


Ingredienti: 250 g di farina 00, 1/2 bustina di lievito, 1 bustina di vanillina, 125 g di burro, 1 pizzico di sale, 1 vasetto di yogurt bianco (io ho usato la crema di yogurt Mueller), 2 cucchiaini di zucchero o 1 cucchiaio di miele, zucchero a velo per guarnire.
Preparazione: in una terrina mettete tutti gli ingredienti ed impastate fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Se risultasse troppo appiccicoso, aggiungete un po' di farina e, su una spianatoia infarinata, tirate con il mattarello la pasta cercando di dargli una forma rettangolare di uno spessore di 5 mm. Tagliate dei triangoli con la base stretta e i lati lunghi, mettete al centro un cucchiaino di marmettala (o Nutella) e chiudeteli, arrotolandoli, facendo attenzione a non premere eccessivamente per evitare che il ripieno fuoriesca. Posateli su una piastra da forno rivestita con carta e cuocete in forno caldo a 180° per circa 15-20 minuti, o fino a quando saranno dorati. Guarnite con una spolverata di zucchero a velo.

sabato 16 agosto 2014

Polpette vegane e new look!

Ragazzi è passato Ferragosto e per me questo significa che il grosso del lavoro sta finendo..saranno ancora delle settimane impegnative, ma Ferragosto rappresenta per me il giro di boa e questo mi rende tanto felice. Ho abbandonato il blog per tanto tempo, ma questo non vuol dire che non ci abbia pensato, infatti ci ho lavorato su e grazie ad una brava bravissima graphic-designer finlandese Emmi Jormalainen, ho elaborato l'header del mio blog e posso dirvi che ha saputo cogliere esattamente quello che volevo..l'ho già detto, ma è davvero bravissima e piena di idee. E' stato davvero un onore lavorare con lei! 
E ora passiamo alle cose più mangerecce! In questi ultimi mesi ho scoperto la cucina vegana, grazie ad una cara amica che ha abbracciato questa filosofia di vita e ad un libro rock! che mi è piaciuto tantissimo "Las Vegans" di Paola Maugeri. Wiki-Paola ha fatto sua la missione di diffondere la cucina vegana con delle ricette semplici che fanno capire anche a chi, come me, di cucina vegana tanto non sa, e poi cosa meravigliosa, ad ogni ricetta ha abbinato una canzone! Mitica! Troppo bello e mi ha fatto riflettere tantissimo su alcune cose. Per esempio che è inutile comprare le fragole a dicembre e poi lamentarsi se non hanno gusto e che prima di arrivare a tavola, un normale pranzo della domenica, ha fatto il giro del mondo due volte..twice! Beh..beccatevi queste polpettine al seitan che non hanno niente da invidiare a delle polpettine di carne..credetemi, fatte così anche il più carnivoro non si accorgerà della differenza. Leggete come fare!


Ingredienti: prendete un panetto di seitan, fiocchi d'avena da dosare in base alla consistenza, una manciata di prezzemolo, sale grosso, pomodori pelati e un pezzetto di cipolla e una spicchio di aglio.
Preparazione: prendete un panetto di seitan, schiacciatelo e mettetelo nel mixer assieme ai fiocchi d'avena piccoli, una manciata di prezzemolo fresco e aggiustate di sale. Con le mani formate delle polpettine ed passatele nel pane grattato. Preparate il sugo di pomodoro facendo soffriggere dell'olio d'oliva, la cipolla e lo spicchio di aglio. Unite il pomodoro, aggiustate di sale e lasciate sobbollire per circa dieci minuti. Aggiungete le polpettine e fatele cuocere a fuoco lento, ricordandovi di rigirarle su ogni lato fino a quando saranno rosolate. Per ultimare la cottura ci impiegerete, più o meno, una mezz'ora. Le polpettine sono buonissima anche il giorno dopo come gamellino (calco tratto dal friulano, inventato dalla sottoscritta, per indicare il ben più conosciuto lunch box). E infatti la foto è proprio un mio gamellino.

giovedì 12 giugno 2014

Taboulé

Oh sarà che sto caldo mi ha neutralizzato il neurone, ma sto passando un periodo fastidiosamente zen. Niente mi tange, mi sento invincibile, è come se mi fossi cosparsa di grasso di foca e niente può scalfirmi, niente può distruggere questo mio stato di grazia..saranno i fiori di Bach che sto prendendo? (O forse quel goccetto di brandy con cui vengono preparati ;-D )  Ma non lo so, so che mi sento free e spensierata come questa canzone ...e grazie a questo periodo aureo mi sono lanciata in nuove mirabolanti avventure culinarie..ho preparato questo taboulé, piatto di origine araba che è una cannonata con questi climi da +40°. Per una preparazione più rapida vi consiglio il bulgur che ci impiega solo 10 minuti a cuocersi. Buonissimo!

Eccovi qui la ricetta!
Ingredienti: un mazzetto di prezzemolo, un mazzetto di menta sminuzzati, un pezzetto di cipolla rossa di Tropea, una manciata di pomodorini, il succo di mezzo limone, 60 gr di bulgur, un cucchiaio di olio d'oliva.
Preparazione: preparate il bulgur. Fate bollire in acqua abbondante in un pentolino, aggiungete il sale e poi il bulgur. Fate cuocere per 10 minut, scolate e fate raffreddare. Lavate il prezzemolo e la menta e tagliate finemente il tutto. Spremete il mezzo limone. Tagliate finemente la cipolla e tagliate a piccoli pezzi i pomodorini. Mescolate assieme il bulgur con il prezzemolo, la menta, il succo di limone, la cipolla e i pomodorini. Coprite con una pellicola e lasciate riposare per almento mezz'ora in frigorifero.

martedì 27 maggio 2014

Banana Bread e Good Vibrations

Qualcuno mi ha chiesto dove trovo le ricette che posto sul blog, a che cosa mi ispiro. Molte volte sono estri del momento, altre volte sfoglio un libro di cucina e la mia attenzione viene attirata da qualche pietanza particolare oppure casualmente parlando qualcuno mi capita di incuriosirmi e di concentrare le mie attenzioni culinarie su un determinato piatto. E' quello che mi è successo con questo ultimo dolce. Al lavoro mi ha chiamato una ragazza per avvisarmi di aver cambiato nome al suo noleggio/scuola di windsurf che ora si chiama "Banana Bread"..non ho potuto non farle i complimenti per l'originalità del nome scelto e lei mi ha detto che un dolce australiano famosissimo e buonissimo..mi è sembrata così entusiasta che ho dovuto andare a cercare una ricetta che mi convincesse e così ho fatto. Poi la mia mente ha fatto un po' di associazioni mentali Australia = sole = windsurf = California = Beach Boys e da giorni sto andando avanti a cantare:
"I, I love the colorful clothes she wears
And the way the sunlight plays upon her hair" 

e poi non me la ricordo più, ma ricomincio come un disco rotto..una gioia per chi mi ascolta! Ho cercato qualche info su questa canzone, una delle mie preferite in assoluto dei Beach Boys ed è del 1966, il che significa che tra 2 anni compie mezzo secolo..WOW! E le "good vibrations" di cui si parla nella canzone sono le good vibrations che ognuno di noi emana. L'autore della canzone, Brian Wilson, scrive delle vibrazioni di cui gli parlava sua madre quando era piccolo, dicendogli che erano nell’aria, invisibili e impercettibili per i nostri sensi e si dividevano in buone e cattive. Le cattive magari sfuggivano agli esseri umani, ma di certo non sfuggivano agli animali, come per esempio i cani che le percepivano e si mettevano ad abbaiare verso chi le emetteva. 
Allora io vi lascio la ricetta e anche il video della canzone, così mentre preparate il Banana Bread, potete cantare e ballare e scatenarvi! Enjoy!
Ah! solo un appunto: il banana bread andrebbe cucinato in uno stampo da plumcake di cui sono sprovvista, l'ho cotto in uno stampo quadrato 20 x 20 cm.


Ingredienti: 285 g di farina 00, 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio, 1/2 cucchiaino di sale, 110 g di burro, 225 g di zucchero, 2 uova, 3 banane mature, 85 ml di latticello (potete prepararlo da voi con 85 ml di latte e 1 cucchiaino e mezzo di succo di limone), 1 cucchiaino di estratto di vaniglia. 
Preparazione: setacciate in un recipiente la farina, il bicarbonato e il sale. In un'altra ciotola mescolate il burro ammorbidito con lo zucchero fino ad ottenere un impasto gonfio "fluffy" e giallo pallido. Aggiungete le uova e le banane tagliate a tocchetti, il latticello e l'estratto di vaniglia. Mescolate fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Aggiungete a cucchiaiate la farina che avrete setacciato precendentemente con il bicarbonato di sodio e il sale. Preparate una tortiera per plumcake (20 x 12.5 cm), infornate a 180° per un'ora circa.


mercoledì 14 maggio 2014

Blueberry Streusel Muffin e piattini

Oggi rovistando in un armadio della nonna mi è ventuo un colpo al cuore! Ho trovato questi piattini con cui giocavo quand'ero piccola. Sono i reduci di un servizio da caffè regalato ai nonni per il loro matrimonio e che una prozia, troppo maldestra, lo ha fatto fuori tazzina dopo piattino, visita dopo visita. Questa è la versione ufficiale rilasciata dalla nonna..Visto che questi piattini erano gli unici rimasti, la nonna mi ci faceva giocare, a patto di non romperli. Sono stata brava e sono sopravissuti ai miei giochi! Con questi piattini ho sfamato decine e decine di amici immaginari, tutti avventori della mia tavola calda, che passavano di là per la mia apple pie..ragazzi, sono venuta su vedendo "Alice"..e quando mia sorella andava a scuola (abbiamo sei anni di differenza) io rimanevo a casa a mandare avanti il nostro locale. Scherzi a parte, è stato bello ritrovarli anche perchè ho ritrovato nella mia mente ricordi buffi, tipo le cibarie erano fatte con i quotidiani ormai vecchi: le polpette? Piccole palline di carta, gli spaghetti? Striscioline di carta! Il piatto del giorno? Era speciale, quindi si usava le pagine rosa della Gazzetta dello Sport, ah si e la apple pie erano dei piccoli legnetti (chissà cosa pensavo fosse la apple pie, vai tu a capire la fantasia dei bambini!) Anyway, ho pensato che questi piattini si meritassero un post ed una ricetta americana tratta da uno dei miei libri preferiti "California Bakery": i blueberry streusel muffin che, tra l'altro, alla nonna sono piaciuti tantissimo! :-D 



Ingredienti: 125 ml di latte intero, 1 uovo medio, 1/3 di semi di baccello di vaniglia, 225 g di farina bianca 00, 100 g di zucchero semolato bianco, 6 g di lievito, 2 g di sale, 60 g di burro freddo tagliato a cubetti, 150 g di mirtilli freschi, la scorza grattugiata di un limone non trattato. Per lo streusel: 15 g di burro fuso

Preparazione: lavate i mirtilli, metteteli in una ciotola e unite la scorza di limone grattugiata. In un'latra ciotola mescolate con una forchetta il latte, l'uovo e la vaniglia. In un recipiente più grande, mescolate con un cucchiaio la farina, lo zucchero, il lievito e il sale. Tenete da parte mezza tazza di questo composto e incorporate quindi al resto il burro freddo a cubetti, lavorandolo con le lame di due coltelli in modo da ottenere un composto sbricioloso. Aggiungete i mirtilli con la scorza di limone e il latte con l'uovo e la vaniglia. Inserite i pirottini nello stampo da muffin e riempiteli per 3/4 con il composto. Aggiungete alla mezza tazza tenuta da parte un cucchiaio di burro fuso ed amalgamate con un cucchiaio fino ad ottenere un composto sbricioloso. Con il crumble così ottenuto cospargete la superficie dei muffins. Mettete in forno preriscaldato per a 180° per 20 minuti. Controllate la cottura con uno stecchino infilandolo delicatamente al centro di uno dei muffins: deve uscirne leggermente umido. Sfornate e fate raffreddare per 20 minuti circa.

venerdì 9 maggio 2014

Peperoni ripieni facili!

Questa ricetta è nata così..puff! Con 2 peperoni in frigo e una ricotta vicino alla sua data X, con dei capperi che erano lì che mi fissavano dalla loro scatolina di plastica e alcune foglioline dall'albero di mento che abbiamo sul terrazzo..io e Simo siamo due coltivatori accaniti di menta per due motivi: 1. siamo ghiotti di mojito e hugo 2. la menta cresce anche se il pollice non è proprio verde, anzi direi proprio che è una pianta infestante..
Beh, provateli, sono deliziosi e sono facilissimi da fare! Quindi arrivate a casa dal lavoro, preparate velocemente i peperoni, dentro in forno, una volta uscite dalla doccia e messe comode, voilà! Pronti per la cena! Sono davvero davvero buoni.


Ingredienti: 2 peperoni di piccole dimensioni privati della parte dell'attaccatura, una vaschettina di ricotta di 100 g, 5-6 cucchiai di pangrattato, 6 foglie di menta fresca tagliate a striscioline, un cucchiaio di capperi sottosale lavati dal sale e sminuzzati, sale q.b., olio d'oliva.

Preparazione: con un coltellino private i peperoni della parte dell'attaccatura, facendo attenzione di togliere tutti i semini. In una ciotola a parte amalgamate con una forchetta la ricotta, il pangrattato, aggiungete poi i capperi sminuzzati e la menta ed amalgamate. Assaggiate ed eventualmente regolate di sale. Con un cucchiaio riempite i peperoni con il ripieno che avete preparato. Rivestite con la carta forno uno stampo da forno e sistemateci sopra i peperoni. Versateci sopra un goccio d'olio d'oliva e infornate per 20-25 minuti a 180° o fino a quando saranno di un bel colore bronzato.

venerdì 2 maggio 2014

Torta di mele rovesciata vegan di Jamie Oliver

Adoro questa torta! E' buonissima e rapida da cucinare e può essere la vostra ancora di salvataggio se volete fare un figurone con amici vegani o che hanno problemi di intolleranza con latticini o uova. Ho scoperto questa ricetta nel primo numero del giornale di Jamie Oliver "Jamie" che, finalmente è arrivata anche in Italia. Al solito, Jamie Oliver non si smentisce mai: foto accattivanti, ricette semplici ma di grande effetto. C'è uno studio attento anche nella scelta della carta utilizzata per il giornale (così come per i suoi libri): non una banale carta lucida e leggera, no! Una carta ruvida e pesantina, che ricorda un po' il sacchetto del pane, ma anche le illustrazioni, oppure i commenti sulle foto che incitano a provare le ricette..chi ha ideato e progettato il giornale è un genio!
Provate la ricetta, è strepitosa e buonissima anche il giorno dopo!


Ingredienti: 85 g di zucchero muscovado (o cassonade), 3 mele Golden (2 pelate e grattuggiate, 1 pelata e affettata sottilmente), 180 g di farina 00, 110 g di zucchero muscovado, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaino e mezzo di spezie miste (ho preferito usare solo la cannella), 100 ml di olio di semi di girasole, più un po' per ungere la teglia, 1 cucchiaino di aceto (ho utilizzato quello di mele), la scorza grattugiata di un limone, 85 g di noci tritate.
Preparazione: preriscaldate il forno a 180° C e ungete con l'olio di semi di girasole il fondo di una tortiera quadrata con il lato di 22-23 cm (ho usato la carta forno). In una padella fate sciogliere 85 g di zucchero e 20 ml di olio di semi, fate in modo che si amalgamino zucchero e olio, rimarrà comunque un composto "granuloso". Versate la miscela nella teglia e distribuite sopra le fettine di mela che avete tagliato in precedenza sottilmente. In una ciotola unite la farina, lo zucchero, il bicardonato di sodio e le spezie. In un'altra ciotola unite l'olio di semi restante, 180 ml di acqua, l'aceto, le mele grattugiate e la scorza di un limone. Amalgamate rapidamente tutti gli ingredienti secchi a quelli umidi ed unite infine le noci spezzettate grossolanamente. Versate il composto sopra lo stato di mele nella tortiera. Cuocete in forno per circa 30 minuti. Verificate la cottura della torta inserendo uno stecchino o un coltello al centro del dolce, se esce asciutto il dolce è pronto. Lasciate raffreddare per 5 minuti prima di rovesciarla delicatamente su un piatto da portata. Servite tiepida.

venerdì 25 aprile 2014

London and lemon & poppy seeds cake - Torta al limone con semi di papavero

Anche quest'anno Londra ci ha accolto nelle sue strade super affollate, con i giardini perfettamente ordinati e le aiuole in fiore..ci siamo fatti una full immersion di tutto quello di cui avevamo voglia, Oxford Street, caffè fumanti, musei, dolcetti deliziosi, negozi, burgers e fish'n chips, passeggiate, parchi e ancora parchi. Ah e poi siamo stati anche a Wimbledon, al museo del tennis, un must per un grande appassionato di tennis come Simo, e vi dirò che, contro ogni mia più florida aspettativa, non mi è dispiaciuto, anzi l'ho trovato interessante..questi inglesoni sono bravissimi a rendere accattivante ed interessante qualcosa anche a chi non è particolarmente interessato. Per esempio, all'interno del museo hanno costruito una saletta-cinema, vengono consegnati degli occhiali 3D e fanno vedere un filmato sulla preparazione del torneo, gli allenamenti che fanno ai ragazzini che raccattano le palle, i quintali di fragole e panna che vengono serviti (ho scopertio essere una cosa tipica di Wimbledon). Non ditelo a Simone, ma guardando il video, mi sono commossa..poi c'erano le racchette dei grandi campioni e ho visto anche il completo di Serena Williams..caspita, che donnona!
Abbiamo camminato tantissimo, ma tanto tanto, fate conto che la sera si arrivava in hotel, mi buttavo sul letto e lì rimanevo, dovevo farmi un sonnetto (io sono la regina del sonnetto) per riprendermi ed uscire per la cena. Bello, quanto ci siamo divertiti!
E poi in un pomeriggio piovoso siamo andati a farci un giretto da Harrod's, siii lo so, è turistico, però quando vi capita di vedere un pianoforte con rivestimento di malachite del XVIII secolo a 220.000 sterline o un preziosissimo piatto di ceramica a 8.000 sterle? Decisamente fuori dalla portata delle mie tasche, ma è una gioia vedere cose belle..
Poi siamo stati a Camden Town, siii lo so, anche questo turistico, ma quando vi capita di vedere una ragazza dark con piercing e rossetto nero a braccetto di una nonnina very british tutta perfettina con guantini e borsina mignon?
Confermo quanto detto in questo post: I love London!
Ora passiamo alla cucina: la torta che trovate qui, è tratta da questo meraviglioso libro ed è servita a festeggiare il compleanno del buon Simon..è stata un successo! L'accoppiata semi di papavero e limone, un vero must across the Channel - oltremanica -, funziona alla grande come il gin&tonic, Ginger Rogers e Fred Astaire, Stanlio e Ollio o pane e Nutella.
Nota importante: le dosi sono per una tortona gigante quindi utilizzate una tortiera di 27-28 cm di diametro! Se la servite tiepida, mettete sul tavolo qualche salvietta in più perchè è commovente! Provare per credere!!




Ingredienti: 225 di burro ammorbidito, 450 g di zucchero, 6 uova intere, 420 g di farina 00, 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1/2 cucchiaino di sale, 20 g di semi di papavero, 1 cucchiaino di estratto di limone, 250 ml di yogurt magro, succo e scorze di 2 limoni. Per la glassa: succo di 1 limone e 150 g di zucchero a velo.

Procedimento: preriscaldate il forno a 180° e imburrate una teglia di 2.5 - 3 litri (27-28 cm).
Mescolate assieme il burro e lo zucchero fino a quando otterrete un impasto soffice e giallo pallido. Aggiungeteuno alla volta le uova, mescolando bene dopo ogni uovo e aggiungendo un cucchiaio di farina che avrete già pesato in precendenza. Setacciate la farina rimanente con il bicarbonato, il sale e i semi di papavero. In un'altra terrina mescolate lo yogurt, il succo dei limoni e le scorze grattugiate dei limoni. Aggiungete un terzo della farina alle uova e mescolate fino a quando sarà incorporato bene. Aggiungete lo yogurt e mescolate. Ripetete il tutto rispettando le proporzioni fino a quando gli ingredienti saranno ben amalgamati. Versate l'impasto nella tortiera precedentemente imburrata e infornate a 180° per 50 minuti/1 ora.
Sfornate il dolce e lasciate raffreddare. Preparate la glassa e decorate il dolce.