lunedì 23 dicembre 2013

Ancora Buon Natale!

Beh ancora un augurio di buon Natale.. Domani sarà una giornata strong  con peripezie, spese, consegne di regali e parcheggi su due ruote...e quindi volevo ancora una volta augurarvi un felice Natale, un Natale ripieno di famiglia, di cose buone e che riempia il vostro cuore e che vi faccia andare avanti con un sorriso ripensando a questo Natale.
Un abbraccio!



domenica 22 dicembre 2013

Brownies and Happy Christmas

Eccoci qui con un altro Natale da affrontare, auguri da fare, gli ultimi regali da comprare e non so se capita anche a voi, ma nonostante cerchi di pianificare con largo anticipo i regali da fare, mi dimentico sempre di qualcuno e mi ritrovo il 24 alle 16.30, quando non trovi un parcheggio neanche a pagarlo oro, e nei negozi trovi commesse dilaniate dall'indecisione della gente che ti guardano in cagnesco, a dover inventarti qualcosa...qualsiasi cosa va bene...ma in teoria quest'anno dovrei aver sistemato tutti...almeno lo spero. Il periodo pre-natalizio è stato complicato e un po' perchè quest'anno lo spirito del Natale non lo sento molto e per tutta una serie di cose, non ho infornato i classici biscotti natalizi, ma ho trovato dei validi sostituti che danno altrettanta soddisfazione: i brownies!!
Questa ricetta è tratta dal libro della "Hummingbird Bakery" e devo dire che sono davvero divini! L'unica cosa a cui dovete fare attenzione è il momento in cui li sfornate: devono essere cotti, ma la pasta non deve essere completamente asciutta, ma leggermente chewy, una spolverata di zucchero a velo e voilà! Eccoli pronti. Solo una cosa che tengo a precisare che non sono proprio proprio dietetici, ma visto che siamo in prossimità del Natale e la prossima prova costume che ci aspetta è il Carnevale, io dico che possiamo anche concerderceli.
Happy Christmas a tutti voi! May your days be merry and bright!

Ingredienti: 200 g di cioccolato fondente spezzettato grossolanamente, 175 g di burro, 325 g di zucchero semolato, 130 g di farina 00, 3 uova, zucchero al velo per decorare.
Preparazione: sciogliete a bagnomaria il burro ed il cioccolato. Una volta sciolto, tolgliete dal fuoco e aggiungete lo zucchero, continuando a mescolare fino a quando sarà ben incorporato. Aggiungete la farina ed infine le uova fino a quando l'impasto sarà liscio e denso. Versate a cucchiaiate l'impasto in una teglia (33 x 23 x 5 cm) che avrete precedentemente imburrato e lasciate cuocere per 30 - 35 minuti a 170°, o fino a quando la superficie risulterà "crepata" e friabile e al centro sarà ancora morbida. Dovete far attenzione a non cucinarlo troppo altrimenti gli angoli risulteranno duri e sbriciolosi. Prima di decorare con lo zucchero a velo, lasciate raffreddare completamente. 

giovedì 28 novembre 2013

Muffin vegani alle pere

Non mi ero mai cimentata con la pasticceria vegana, nella mia testa non potevano esistere dolci privi di burro o uova, almeno non fino ad ora. Ho fatto un'accurata ricerca su internet ed ho trovato questa ricetta che mi ispirava assai e con le dovute modifiche ecco qui questi muffin davvero soprendentemente buoni e leggeri.
La ricetta originale prevedeva dei lamponi, ma non avendo trovato dei lamponi soddisfacenti, ho optato per un frutto di stagione ovvero la pera e siccome il sapore dell'impasto non mi convinceva ho aggiunto due cucchiai di rum bianco per dargli un po' di grinta. Ecco, ho aggiustato un po' le dosi et voilà!
Fatemi sapere cosa ne pensate
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Ingredienti: per 6-7 muffins 9 cucchiai di farina 00, 3 cucchiai zucchero semolato, 2 cucchiaini di lievito per dolci, 9 cucchiai di latte di riso, 2 pere, 3 cucchiai di olio di semi, 2 cucchiai di rum.
Preparazione: in una terrina mettete tutti gli ingredienti secchi e mescolateli. Tagliate a pezzetti della grandezza di una mandorla le pere. Versate un po' alla volta gli ingredienti liquidi, prima il latte, l'olio, il rum ed infine, sempre mescolando, aggiungete per ultimo le pere tagliate a pezzetti. Non mescolate in modo eccessivo, è il segreto per la riuscita di un buon muffin. Riempite con l'impasto gli stampini rivestiti di carta forno. Infornate a 180° e cuocete per 15 - 20 minuti e fino a quando, inserendo uno stecchino al centro
del muffin uscirà pulito. Spegnete il forno e lasciate raffreddare, serviteli cosparsi di zucchero al velo.




domenica 3 novembre 2013

Sunday blue e torte salate

Leggendo on line qui e là ho fatto una grande scoperta che mi ha sollevato non poco: quella punta di malinconia che mi pervade la domenica pomeriggio, quella voglia di non uscire e soprattutto di non togliermi il pigiama senza farmi violenza, non ce l'ho solo io ed ha un nome, quasi poetico, "Sunday blues" (e secondo gli studi, si perchè sono stati fatti anche degli studi approfonditi su questo, c'è anche un orario preciso le 16.13: è il momento in cui la nostra testolina sancisce la fine del week-end...bah). 
Comunque, questa domenica ho trovato un valido antidoto al Sunday blues ed è questa super torta salata alla zucca, ingrediente che, visto il periodo, la fa da padrone nella mia cucina.Tra l'altro, la zucca che ho utilizzato è stata regalata al papà di Simone da un suo amico perchè voleva disfarsene! Siii!!! Effettivamente è molto più saporita e profumanta rispetto a quelle che si trovano in vendita. Provate questa torta salata e ditemi se non è una cannonata!


Per la pasta per pizza al farro: 220 g di farina integrale di farro (va bene anche farina integrale normale), 1 cucchiaino di lievito di birra secco, 1/2 cucchiaino di sale, 2 cucchiai di olio d'oliva, 1 uovo, 60 ml di acqua tiepida.
Per la torta salata: 1 cipolla rossa piccola affettata, 400 g di zucca privata della scorza e dei semi e tagliata a fiammifero, 190 ml di panna da cucina densa, 1 uovo, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, 1/3 di cucchiaino di pepe nero macinato.
Preparazione: per la pasta dovete mescolare in una terrina la farina, il lievito e il sale. Fate una fontana al centro e versatevi l'olio, l'uovo e l'acqua. Impastate con le mani fino ad ottenere un composto elastico e morbido. Trasferite la pasta sulla spianatoia infarinata e lavoratela un paio di minuti. La pasta deve essere morbida ma non appiccicosa, se così fosse, aggiungete ancora farina e continuate ad impastare. Stendetela con il mattarello a uno spessore di 5 mm circa. Foderate la tortiera (del diametro di 23 cm) con la pasta per la pizza senza tagliare l'eccesso sui bordi, poi mettetela da parte. Scaldate il forno a 170°. Unite in una terrina la cipolla affettata e la zucca. In un'altra terrina mescolate la panna, l'uovo, il parmigiano, il sale e il pepe e amalgamateli bene. Versate metà della miscela della panna nella tortiera e cospargete la zucca e le cipolle. Aggiungete la restante miscela alla panna. A questo punto tagliate la pasta in eccesso lungo i bordi. Cuocete in forno caldo per circa 30-35 minuti o fino a quando la pasta non sarà dorata. Togliete la torta dal forno e fate raffreddare. Da gustare fredda o tiepida.

giovedì 24 ottobre 2013

Pesto di noci


Sono affezionata al pesto, ed in particolare a quello di noci, perché è uno dei piatti di casa NOSTRA (mia, ma siccome abito con Simo, nostra! cioè che cucino io di mia spontanea volontà, ecco). Il che significa che sto iniziando ad avere un trascorso, la mia cucina sta iniziando a prendere forma, ad avere dei "piatti tipici", ad avere dei sapori che solamente se mangiati qui da noi avranno quel gusto, tipo il purè o la sogliola della nonna Elena o il ragù della nonna Grazia o la frittata di patate della mamma..potrei andare avanti per ore, ma era per rendere l'idea!
Quindi vi presento il pesto alle noci e posso anche vantarmi nel dirvi che è a chilometro zero! Si, perché il basilico è quello del vaso in terrazzo, che sta sparando le ultime cartucce e le noci sono quelle dell'albero dei miei...quindi più bio e a chilometro zero di questo pesto non esiste!
Ah solo una cosa: lungi dal non offendere nessuna tradizione culinaria avviso tutti i liguri in ascolto che, per un fattore di velocità e di mancanza di mortaio per macinare il pesto uso il frullatore ad immersione...sicuramente il risultato non è proprio lo stesso, ma vi assicuro che rende, eccome!



Ingredienti (dosi per 200 gr di pasta): 75 g di noci, 1 fettina microscopica di aglio (se vi piace), 12 foglie di basilico, 40 g di olio extravergine d'oliva, formaggio grana.
Preparazione: mettete nel recipiente del frullatore ad immersione tutti gli ingredienti e frullateli fino a quando non si saranno ridotti in poltiglia.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e tenetene da parte un po'. Scolate la pasta, rimettetela nella pentola, mettete l'acqua di cottura, il pesto e fate andare a fuoco vivace, grattugiateci sopra del formaggio grana e gustate!

giovedì 3 ottobre 2013

Let's Cumbria!

Ora capisco molte cose: capisco Emily Bronte e la brughiera descritta in modo così sublime in "Cime tempestose", capisco che cosa vedeva Beatrix Potter quando disegnava i suoi animaletti, voglio dire, se ti ritrovi in un ambiente simile, è normale che tu ti senta trascinato a scrivere ed immaginarti personaggi tipo Heathcliff (o ICcliff), ragazzi che panorami..da star lì incantati. E poi la compagnia ci metteva del suo e vai con balli scatenati dai Bee Gees ai tradizionali balli scozzesi rivisitati..sono state delle vacanze che mi hanno fatto dimenticare le cose negative, ho resettato completamente le scocciature del lavoro, ho riso, rotolato per i prati, assaggiato il whisky (solo per un fatto puramente curativo...avevo mal di gola), passeggiato tantissimo, attraversato bog (tipo le nostre risorgive, solo nella brughiera), giocato a crochet (come Alice nel Paese delle Meraviglie) e saltata a piè pari su dei cuscini di muschio.






Non mi ero imposta alcuna aspettativa per queste vacanze e forse per questo hanno avuto un effetto così positivo su di me, beh a dire il vero solo una cosa: entrare un tea room e spararmi un cream tea. Se dico che gli inglesi sono famosi per il rito del te, non dico niente di nuovo, ma voi dovete provare ad entrare in un tea room, e non un tea room di una grande città, ma di un piccolo paese. Lì riuscirete ad afferrare quello che è il concetto del rito del te per gli inglesi. La mia amica Stefania dice che non c'è soluzione ad un dolore (sia esso un lutto o un ginocchio sbucciato) che una tazza di te non possa risolvere ed è così...
Eravamo in un piccolo paese Hawkshead, paese di Beatrix Potter e ci siamo imbattuti in questo piccolo e grazioso tea room, adornato con cuscini ricamati a punto croce e teiere sparse ovunque qui e là..ordinato il cream tea che consiste nella tazza di te + un meraviglioso scone, un dolcetto che deve essere tagliato a metà e spalmato con 1. strato di burro, 2. strato di marmellata di fragole 3. clotted cream ovvero la panna, ma quella ottenuta dalla bollitura del latte, cosa che da noi qui in Italia è da quando ero bambina che non vedevo, quando la nonna andava a prendere il  latte dal vicino che aveva le mucche vere. Divino! Assaggiatelo e capirete tutto questo attaccamento al rito del tea.

Beh sempre in questo incantevole paesino abbiamo incontrato una libreria davvero graziosa e una mano illuminata (grazie Stefy!) mi ha consegnato questo libro "Clandestine Cake Club". Bellissimo e qui apro una parentesi sulla concezione dei libri di cucina non italiani. Vi posso assicurare che cose del genere noi in Italia ce le sognamo (anche se a dire la verità qualcosa si sta muovendo): le copertine sono di colori pastello, sono invitanti, ma quell'invitante che dici ok, appena esco dalla libreria mi fiondo al supermercato a prendere il necessario per questa ricetta. Ragazzi, qua c'è cultura estetica, i geni della grafica sono senz'altro british, i disegni all'interno, la stessa carta utilizzata per le pagine, i font...i libri ti sanno di casa e di cucina felice, sono cosy...non so se rendo l'idea, sfogliandoli ti rendono felice e credo che per un libro illustrato sia il massimo! Chiudo parentesi.






Ritornando al libro mi ha colpito tantissimo per il titolo Clandestine Cake Club...mmmh e sfogliando le pagine ho scoperto che si tratta di una rete di piccoli club segreti sparpagliati in giro per il Regno Unito, ma si stanno diffondendo anche in altri stati. Lo scopo è quello di incontrarsi per discutere (e mangiare) torte e dolci, ma la location è rivelata poche ore prima dell'incontro. L'idea è di una signora inglese in pensione e visitando il sito internet, sono riportate le regole per fondare un cake club e una regola è "non parlare del club"..tipo Fight Club, solo che al posto di pugni e scazzottate qui si scambiano dolci e tips culinari.


Ho testato sul posto il libro e ne sono usciti due torte strepitose (delle quali però non ho foto...sorry!) e una terza che ho voluto fare una volta a casa. Si tratta della torta di mele del "Dorset Apple Cake": ecco la ricetta.
Ingredienti: 450 g di mele, succo di mezzo limone, 225 g di burro a temperatura ambiente,
280 g di zucchero, 4 uova, 340 g di farina autolievitante, 2 cucchiaini di estratto di vaniglia, 2 cucchiai di zucchero di canna.
Preparazione: preriscaldate il forno a 190° e preparate una tortiera di 23 cm. Curate e tagliate le mele a fettine sottili, mettetele in un piatto fondo e versateci sopra il succo di mezzo limone per evitare che diventino scure.Mescolate assieme burro e zucchero fino ad ottenere una crema soffice e chiara. Aggiungete un uovo alla volta mescolando bene e aggiungendo all'ultimo uovo un cucchiaio di farina per evitare la formazione di grumi. Aggiungete l'estratto di vaniglia e poi aggiungete la farina rimanente. Versate metà della pasta nella tortiera, stendendola con un cucchiaio e metteteci sopra le fettine delle mele. Ripetete l'operazione con un altro strato di impasto e le mele rimanenti. Spolverate con i due cucchiai di zucchero di canna. Infornate per circa 1 ora o fino a quando la torta non diventa dorata. Fate la prova dello stecchino, se inserito al centro risulta asciutto, il vostro dolce è prontooo!

giovedì 29 agosto 2013

Torta di prugne e countdowns

Adoro questo periodo dell'anno: il lavoro sta diminuendo, (e facendo un bilancio dei mesi appena trascorsi, posso confermare quello che avevo già pensato, sì, la gente in vacanza è proprio un gran brutto elemento, per non parlare se, per disgrazia, incappano in una giornata di pioggia...vanno in tilt totale!), inizia a farsi serio il countdown per la partenza per le ferie, (quest'anno Lake District - UK siiiiii!!!!)...divagazioni a parte riesco nuovamente a dedicarmi ai miei hobbies, ad avvicinarmi allo scaffale dove tengo i miei libri di cucina e pensare di preparare qualcosa che non sia fast e rapido e finalmente si può riaccendere il forno! Oggi per festeggiare questo massive event ho preparato una torta che è tanto buona quanto versatile. E' la torta di prugne della mamma di Csaba dalla Zorza...non che io conosca né una, né l'altra, ma così recita il libretto da cui ho tratto la ricetta. Inoltre dice che al posto delle prugne si possono usare anche le mele e, in passato, l'ho provata anche con le pesce...Io ho scelto le prugne perché l'alberello nel giardino dei miei ci ha fatto un regalo enorme! Si è caricato di un sacco di frutti che non potevano essere lasciati lì, quindi, taaa-dan! Torta di prugne! Ho apportato alcune modifiche alla ricetta originale: ho messo solo un chilo di prugne e non un chilo e mezzo e la cottura non l'ho fatta utilizzando un foglio di stagnola, ma semplicemente mettendo in forno il dolce.


Ingredienti: 1 kg di prugne, 2 uova, 1 bicchiere di zucchero, 1 bicchiere e mezzo di farina 00, 1 bustina di lievito in polvere, mezzo bicchiere di panna fresca, burro e farina per lo stampo.
Preparazione: imburrate e infarinate lo stampo del diametro di 22 cm. Lavate e asciugate le prugne, tagliatele a pezzi ed eliminate tutti i noccioli. Mettete da parte. In una ciotola montate a nastro le uova con lo zucchero, con un cucchiaio di legno od utilizzando un frullino elettrico. Incorporate la farina ed il lievito, setacciandoli insieme un po' alla volta direttamente sul composto, amalgamando lentamente in modo che non si sgonfi. Per ultimo
aggiungete la panna liquida a filo, sempre mescolando delicatamente. Prendete le prugne a pezzettini e aggiungetele al vostro impasto. Versate l'impasto nella tortiera precedentemente preparata e infornate a 180° per 25 minuti circa o fino a quando il dolce risulterà dorato.

lunedì 22 luglio 2013

Dolcetti alle albicocche

Lavorare in una località balneare nel periodo estivo ha lati negativi e positivi: i negativi sono i pochi parcheggi a disposizione, turisti che ti attraversano la strada con qualsiasi mezzo all'improvviso (the best sono quelli che, percorrendo strade con molto traffico, vanno sui roller spingendo il passeggino) e le code interminabili di auto per arrivare a casa, quelli positivi sono il mare e la spiaggia sempre a portata di mano, ma io che sono una persona pratica, amo il fatto che i supermercati siano aperti in pausa pranzo e in qualsiasi ora del giorno e non rispettano la giornata di chiusura, quindi posso fuggire a comprare tutto ciò di cui ho bisogno anche all'ultimo minuto... Ecco l'unica cosa è che i supermercati sono da evitare come la peste di sabato...se Dante dovesse riscrivere la "Divina Commedia" in chiave moderna, io credo che per il Sesto canto dell'Inferno - quello dei golosi - si ispirerebbe ai supermercati in una località balneare di sabato...orde di turisti dannati con dei carrelli che lasciano in mezzo alla corsia, così, abbandonati a sé stessi, perchè loro stanno guardando incantati la merce esposta sugli scaffali, in uno stato di trance, come se dalle confezioni provenissero chissà che messaggi, del tipo "leggi per tre volte "Pan di Stelle" al contrario e vedrai Satana", (sullo stile delle canzoni dei Led Zeppellin, quelle storie assurde che si sentivano quando si frequentano le medie, che se pronunci qualcosa letto al contrario davanti allo specchio a mezzanotte, ecco che Dio solo sa cosa compare), file incredibili al banco salumi, la corsa all'ultima mozzarella di marca sconosciuta ai più...insomma è in questo angolo di inferno che mi è successa una cosa ancor più infernale. E' stato terribile, un'esperienza terrificante, un pugno in pieno viso...son lì al supermercato col mio carrello e mentre cerco di dribblare la bimbetta polacca e il palestrato austriaco, lui è lì, con quell'entusiasmo e quella freschezza che solo la gioventù ti sa dare, con quel pizzico di arroganza e quel ciuffo spavaldo tipico dei ventenni. Mi urta il carrello e mi dice "mi scusi signora"...sbam! Una fucilata! Sono rimasta di sasso, inebetita! E così me ne sono andata via triste, farfugliando qualcosa che voleva essere un "niente niente". Beh al super ci ero andata per comprare gli ingredienti per preparare queste tortine di albicocche (deliziosissimissime), da portare in ufficio per festeggiare il mio compleanno, e dopo questo scontro ho cercato di concentrarmi sulla lista della spesa, facendo finta di non sentire quella vocina insistente e fastidiosa, come il frinire di una cicala, che mi diceva "oddio, già i segni del tempo iniziano a farsi vedere, sembro una signora? Forse il rossetto rosso...no no! Sono gli orecchini, no! Ho capito, è la borsetta che fa troppo sciura" e poi sono arrivata alla consolante conclusione che, forse, le nuove generazioni non hanno occhio...forse... ;-)
Ecco, tornando alla ricetta, tratta da "Regali golosi" del Cavoletto di Bruxelles, l'ho modificata un po', prevedeva l'aggiunta di semi di anice verdi, che non ho usato...comunque buonissime! Provatele!!


Ingredienti: 200 g di farina 00, 125 g di zucchero di canna, 2 uova, 8 cl di olio d'oliva (io ho usato olio di semi di girasole), 250 g di yogurt naturale, 1/2 bustina di lievito, un pizzico di sale, 6 piccole albicocche.
Preparazione: sbattete le uova con lo zucchero, lo yogurt e l'olio. Incorporate la farina mescolata con il sale e il lievito e mescolate velocemente. Versate l'impasto negli stampini da muffin e aggiungete su ognuno delle striscioline di albicocca. Infornate a 180° e fate cuocere per circa 20 minuti finchè le tortine non saranno dorate. Spolverate con zucchero al velo. Per 12 tortine.
 

venerdì 14 giugno 2013

Delle paste estive e dell'estate

E' fatta, l'estate 2013 è arrivata, dopo un po' di tentennamenti e giornate di freddo e pioggia che hanno fatto temere ad un anno senza estate...e senza sapere come le maniche delle maglie si sono accorciate, ho premuto il tastino del condizionatore in auto, ho cambiato le ciabatte di panno con le havaianas, ho sostituito lo smalto dai colori con nomi che rimandano all'inverno come rouge noir o nuit de russie, con smalti dai nomi ben più frivoli e solari che richiamano l'estate come holiday e summer in the city...quindi sì, senza ombra di dubbio, ci siamo, è estate! E con l'arrivo dell'estate si cambia giostra in cucina, piatti più leggeri a base di verdura (per quanto mi riguarda prevalentemente pomodorini, penso di consumarne una tonnellata, sono il mio must!). Questa pasta è un mio cavallo di battaglia, chiaramente con i pomodorini: è facile e veloce, mooolto buona ed inoltre potete personalizzarla a vostro piacere, utilizzando le spezie che più preferite.


Ingredienti: 100 g di ricotta, 200 g di pomodorini, timo fresco, basilico, aglio, sale, olio, pepe.
Preparazione: tritate gli aromi e l'aglio e metteteli in una ciotola, tagliate i pomodorini in quattro e metteteli nella stessa ciotola e lasciate insaporire per almeno 20 minuti aggiungendo a piacere sale, olio e pepe. Cuocete la pasta, una volta pronta, versateci i pomodorini e la ricotta, fate saltare e servite ancora calda.

lunedì 3 giugno 2013

Torta salata estiva

In questo periodo dell'anno mi sento particolarmente carica di idee e di buoni propositi, sarà le giornate sono più lunghe, il clima più mite (anche se la scorsa settimana ha fatto freddissimo e sì, lo ammetto ho dormito con i calzini per un paio di notti), boh fatto sta che in questo periodo dell'anno DEVO fare, produrre...cosa? Qualsiasi cosa: braccialetti, punto croce, cucire con la macchina, pulizie, ordine (ho fatto i cambio di armadi ed è stato un cambio di armadi di quelli professional, ho addirittura comprato i sacchetti per i maglioni che ho diviso per "occasioni d'uso"...ogni tanto mi faccio paura da sola), insomma la Martha Steward nostrana (che detto tra noi, quante ne sa la Martha?!! Guardate il suo sito, è bellissimo) e chiaramente in questo periodo di intenso lavorio, non poteva mancare qualche esperimento, anche se sono andata sul sicuro: la ricetta è tratta da quel libro che ormai nomino di continuo, "Al forno" di Popina. E' una torta salata di molto estiva, l'unica cosa che mi rimprovero è di non aver abbondato con il prezzemolo e le spezie...un buon motivo per rifarla! Enjoy!


Ingredienti: per la pasta (per una teglia di 23 cm di diamentro): 220 g di farina di grano duro, 1 cucchiaino di lievito di birra secco, 1/3 di cucchiaino di sale, 2 cucchiai di olio d'oliva, 1 uovo, 80 ml di acqua tiepida
Per la torta salata: 160 g di melanzane tagliate a fette, 1 peperone rosso grosso, 1 cipolla rossa affettata, 50 ml di olio d'oliva, 1 cucchiaino di sale, 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato, 100 g di pomodorini ciliegini tagliati a metà, 150 g di yogurt greco, 25 g di grana grattuggiato.
Preparazione: prima di iniziare a preparare la pasta, tagliate la melanzana a fette e buttateci sopra del sale grosso, in modo che perdano l'acqua. Iniziate a preparare la pasta. Mescolate in una terrina farina, lievito e sale. Fate una fontana al centro della farina e versatevi l'olio, l'uovo e l'acqua. Impastate con le mani fino ad ottenere un composto morbido ed elastico.Trasferite la pasta sulla spianatoia infarinata e lavoratela un paio di minuti. La pasta deve essere morbida ma non appiccicosa; in caso contrario aggiungete ancora farina e impastate ancora. Stendetela con il mattarello a uno spessore di 3 mm.
Distribuite le melanzane, i peperoni e un po' di cipolle in una teglia, spennellate con un filo d'olio e spolverizzate con sale e pepe. Coprite la teglia con un foglio di alluminio. Infornate per 20 minuti a 180°, finché le verdure non saranno leggermente ammorbidite. Togliete la teglia dal forno e, quando le verdure si saranno raffreddate, tagliate le melanzane a striscioline. Abbassate la temperatura del forno a 170°. Foderate la teglia con la pasta senza eliminare l'eccesso sui bordi, poi mettetela da parte. Preparate i pomodorini tagliati a metà ed uniteli alle verdure arrosto. In una terrina mescolate lo yogurt e il grana grattuggiato e distribuiteli a cucchiaiate sulla base della pasta per la pizza. Ricoprite uniformemente la torta con le verdure e rifilate la pasta in eccesso lungo i bordi. Cuocete la torta salata nel forno caldo per 25-30 minuti.
Sfornatela e fatela raffreddare prima di tagliarla a fette
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sabato 18 maggio 2013

Il mio cheesecake

Devo dire due cose che ho scoperto: 1. quando qualcuno mi fa arrabbiare devo cucinare, meglio se un dolce, la preparazione, l'attesa della cottura, mi da quello stato immacolato che mi fa dimenticare l'arrabbiatura, perchè mi concentro su qualcos'altro e resetto della mia testolina il 90% del negativo, rimane sempre quel 10%, quel retrogusto amaro, quella punta di fastidio che, mentre sto preparando la mia pietanza penso, "perchè ho questa sensazione negativa? Ah si.." ma questo è un buon segno, significa che la cura sta facendo il suo effetto e che di lì a poco tutto è passato. Mi ritengo fortunata, sia perchè mi arrabbio davvero poco e, soprattutto, perchè ho pochi motivi per farlo, sia perchè quando questo succede, ho il mio antidoto, la mia cura..oh! Non è poco!
2. Con questo cheesecake vi daranno la cittadinanza onoraria americana :-) divino è dir poco. Rapido e semplice da eseguire (la parte più lunga è quella di sbriciolare i biscotti, che se siete arrabbiati vi aiuta a sbollire..) anche per i meno esperti ai fornelli. Ah! Ancora una cosa: per la base di questo cheesecake vengono utilizzati i Rigoli, ma potete utilizzare tranquillamente anche i Digestive o dei biscotti gluten free per i celiaci. Io l'ho abbinato ad una composta di fragole..si nota, vero, che sono uno dei miei frutti preferiti?


Ingredienti: 300 g di biscotti "Rigoli", 60 g di burro, 80 g di zucchero, 3 uova, 250 g di mascarpone, 250 g di ricotta, 1 cucchiaio colmo di farina, 1 bustina di vanillina.
Per la composta: 250 g di fragole, un cucchiaio di rum, 2 cucchiai di zucchero, acqua q.b.
Preparazione: sciogliete il burro, sbriciolate finemente i biscotti con il fondo di un bicchiere. Unite il burro sciolto ai biscotti sbriciolati e mescolate un po', in modo da far assorbire completamente il burro (rimarrà molto sbricioloso). Foderate una tortiera del diametro di 25 cm con carta forno, versateci l'impasto di biscotti, premete bene e mettete la tortiera in frigo per 20 minuti. Nel frattempo iniziate a preparare la crema. Separate le uova e montate i bianchi a neve ben ferma e mettete in frigo. Amalgamate i tuorli con lo zucchero, aggiungete a poco a poco la vanillina, il mascarpone,
la ricotta e la farina. Incorporate infine gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto per evitare che gli albumi si smontino. Versate il composto sulla base di biscotti e informate a 170° per circa 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare.
Preparate la la composta: mettete a fuoco dolce un pentolino le fragole, lo zucchero e il cucchiaio di rum, lasciate cuocere fino a quando le fragole risulteranno sciroppose. Servite il vostro cheesecake accompagnato dalla composta.

lunedì 13 maggio 2013

La mamma e Jamie Oliver

Jamie Oliver non sbaglia un colpo e non mi delude mai, neanche questa volta che mi sono affidata ad una sua ricetta per festeggiare la mia mamma. La sua richiesta di quest'anno per la festa della mamma è stata: vi voglio tutti qui a cena da me, niente regali, voi siete il mio regalo, caaara! Ma come avrei potuto presentarmi a mani vuote, proprio nel giorno della sua festa? Se avessi avuto dai 5 agli 8 anni probabilmente le avrei fatto un disegno, o magari scritto una letterina, ma visto che ho superato da un po' questa fascia d'età ho pensato bene di farle un dolce: ma doveva essere qualcosa di speciale, perchè a lei piacciono tanto i dolci con le creme, ma senza zucchero al velo. Così le ho cucinato questo dolce per niente complicato e buonerrimo!Solo un paio di accorgimenti: ho usato il rum anzichè la grappa perchè il mobile bar di casa è imbarazzante e non avrei saputo scegliere la grappa giusta, l'area acquisti "spiriti ed alcoolici" non è di mia competenza e quindi sono andata sparata col rum che ho acquistato per fare i dolci e che so riconoscere in quella giungla di bottiglie. Per quanto riguarda la parte conclusiva del dolce, Jamie Oliver usa la marmellata per evitare che la frutta si "ossidi" e rinsecchisca, io mi sono data al piccolo chimico ed ho usato il "Torta gel"..fate vobis ;-)



Ingredienti: per la frolla: 125 g di burro, 100 g di zucchero al velo, 1 pizzico di sale, 1 bacello di vaniglia, 255 g di farina 00, la buccia gratuggiata di un limone, 2 tuorli d'uovo, 2 cucchiai di acqua o latte
Per la crema: 500 g di mascarpone, 100 ml di panna liquida, 3 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di rum o grappa, 310 g di frutti di bosco o fragole.
Preparazione: imburrare ed infarinare uno stampo di 28 cm. Iniziare la preparazione della pasta unendo il burro, lo zucchero al velo e il sale. Unite poi la farina, i semi di vaniglia, la scorza gratuggiata del limone e i rossi d'uovo. Quando l'impasto risulterà "bricioloso", aggiungete i 2 cucchiai di latte o acqua. Formate una palla e mettete la pasta a riposare in frigo per un'ora o più. Trascorso questo tempo, prendete la pasta e foderate lo stampo precedentemente preparato e rimettetelo in frigo per un'altra ora. Di nuovo, riprendete lo stampo e bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta, oppure metteteci sopra un foglio di carta forno e dei legumi. Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per 12-15 minuti o fino a quando la torta risulterà di un bel colore ambrato. Lasciate raffreddare.
Per la crema, tagliate a metà il bacello di vaniglia e raschiate i semini. Metteteli in una ciotola assieme al mascarpone, la panna, lo zucchero e il rum (o grappa) e mescolate fino a quando la crema risulterà lucida. Al gusto la crema risulterà ricca, delicata e fluffy, con un accenno di rum (o grappa). Una volta che il guscio di pasta si è raffreddato, aggiungete la crema livellandola bene e sistemate sopra a piacere la frutta. In un pentolino, mescolate 2 cucchiai di marmellata e 3-4 cucchiai di acqua, scaldate a fuoco basso e mescolate fino a raggiungere una consistenza sciropposa. Con un pennello da cucina, spennellate la frutta. (Altra alternativa alla marmellata è il "Torta gel"). Conservate il dolce in frigo fino al momento di servire.

giovedì 9 maggio 2013

Insalata di polipo

Questo è uno di quei piatti che fino a poco tempo fa non avrei mai mangiato, figuriamoci cucinato. Poi chi lo sa cosa succede, qualcosa si muove dentro a noi, si cambia, si cresce, assaggi, cambiano i gusti e le abitudini alimentari e ti ritrovi, nel bel mezzo del pomeriggio, con dei guanti in lattice (di una misura troppo grandi..grrr!) a pulire un polipo. A dire la verità non è proprio un’esperienza piacevole, ma è molto rapida! Quindi fondamentale, munitevi di guantini usa e getta! Poi è talmente buono che ne vale la pena. Anche Simo quando l’ha assaggiato ha detto “mmmh” e alzato il sopracciglio che è la massima onorificenza che si possa ottenere  Beh provatelo e vedrete che le vostre sopracciglia faranno la “ola!”



Ingredienti: 1 polipo (1.2 kg è sufficiente per due persone), un pezzetto di sedano, un carota piccola, una fetta di cipolla, un cucchiaio di sale grosso, un goccio di vino bianco (o marsala).
Per l’insalata: pomodorini datterino, rucola, patate lesse, sale e olio

Preparazione: fate bollire abbondante acqua in una pentola in cui avrete messo il sedano, la carota, la cipolla. Quando l’acqua bolle mettete il sale e il vino bianco o la marsala e tuffateci dentro il polipo. Lasciate bollire per almeno 40 minuti (provate la cottura con la forchetta). Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il polipo dentro l’acqua di cottura (potete lasciarlo anche il per una notte intera). Una volta raffreddato, spellatelo e tagliatelo a pezzettini. Nel frattempo fate lessare le patate che taglierete a tocchetti, mondate i pomodorini datterino e la rucola. Lasciate raffreddare le patate e mettete tutto in una ciotola. Mescolate aggiungete olio e sale a piacere.


venerdì 3 maggio 2013

Libertà di stampa

Oggi è la giornata mondiale della libertà di parola e di stampa. In questa giornata così importante per la carta stampata, io vi devo dire una verità: il dolce che vi propongo oggi è un rave-party per le vostre papille gustative, è quanto di più i vostri sensi potrebbero aspettarsi, un tripudio di gusti, una cosa incantevole: un morso e vedrete il paradiso, non sto esagerando, credetemi! Ho assaggiato questo dolce e già al primo morso ho chiesto la ricetta alla fabbricatrice, la mia cara super maestra. La ricetta proviene da un ricettario vintage e british di Mark & Spencer… voi capite il valore aggiunto di tutto questo? Nella ricetta viene utilizzato il condensed milk, qui da noi in Italia troverete il latte concentrato, lo si trova in tubetto della Nestlè, dovete semplicemente diluirlo fino ad ottenere la quantità di latte desiderata.  Vi avviso, se vi state preparando per la prova costume, salvate questa ricetta tra le things to do al rientro dalle vacanze a settembre..


Ingredienti per la base: 175 g di burro, 75 g di zucchero, 250 g di farina 00, per la copertura: 100 g di burro, 50 g di zucchero, 2 cucchiai di golden syrup o sciroppo d’acero, 200 g di latte concertrato/condensato, 100 g di cioccolato fondente o cioccolato al latte (a scelta).
Preparazione: (per la base) mescolate in un recipiente il burro con lo zucchero per circa 10 minuti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, o come dicono gli inglese fluffy (trovo sia una parola che suona benissimo, vero?). Aggiungete la farina ed impastate il tutto. Stendete la pasta su uno stampo infarinato (18 x 28 cm). Mettete in forno e cucinate per 35 minuti a 160° o fino a quando la pasta non sarà dorata. Iniziate a preparare la copertura: in una tegame mettete il burro, lo zucchero, lo sciroppo e il latte condensato. Scaldate dolcemente fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto. Lasciate bollire per 5-10 minuti mescolando fino a quando non diventerà color toffee e sarà abbastanza denso. Lasciate raffreddare e una volta freddo, versatelo sul dolce. Tagliate a pezzi il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria e poi versatelo sul dolce. Lasciate solidificare e raffreddare. Tagliate a pezzi larghi 2 cm e alti 8 cm.

mercoledì 17 aprile 2013

Il must

Io adoro questa salsa! Non può mancare nel vostro repertorio: è un po’ il tubino nero o la camicia bianca che, come dicono Enzo e Carla di “Shopping Night”, non possono mancare nell’armadio di una donna.. E’ la compagna fedele di tutti i pandori e colombe che allietano i pranzi di famiglia a Natale e Pasqua, ormai è diventato un dovere “tu fai la crema”, un must! Solo una raccomandazione: il termometro per alimenti è fondamentale per la buona riuscita della crema. Una volta sul fuoco dovete fare attenzione di non superare mai gli 83° e non agitatevi se il preparato vi sembrerà troppo liquido una volta spento il fuoco, quando si raffredderà, si solidificherà. 



Ingredienti: (dose per 4 persone) 75 ml di latte fresco intero, 250 ml di panna fresca, 4 tuorli di uova medie, ½ stecca di vaniglia, 75 gr di zucchero.
Preparazione: versare in un pentolino la panna ed il latte; incidete la mezza stecca di vaniglia per il senso della lunghezza, prelevate i semini con un coltellino affilato e uniteli alla panna ed al latte, unite anche la stecca di vaniglia e portate a bollore a fuoco dolce; spegnete e lasciate in infusione per circa 30 minuti. Nel frattempo in una terrina sbattete i tuorli con lo zucchero aiutandovi con le fruste elettriche, fino ad ottenere un composto spumoso e biancastro. A questo punto, trascorsi i 30 minuti di infusione, unite la parte liquida ai tuorli montati filtrandola attraverso un colino; mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno e rimettete nel pentolino sul fuoco molto dolce, facendo addensare la crema, ma non portandola a bollore; se avete a disposizione un termometro per alimenti, fate attenzione a non superare mai gli 83°; spegnete il fuoco e travasate in una terrina. Per un utilizzo immediato usate la crema per nappare i dolci o come specchio sul piatto, altrimenti se volete, potete conservarla coprendola con la pellicola trasparente facendola ben aderire alla crema stessa così che non si formi una patina in superficie.

mercoledì 10 aprile 2013

The best chocolate cookies, ever!

Oggi è stata faticosissima, oggi è una di quelle giornate in cui ho parlato e pensato tanto  ed ho atteso trepidante questo momento, cioè quando mi sarei trovata sul divano, in silenzio, con il mio portatile sulle gambe a raccontare questa ricetta. Ed ora, finalmente, eccomi qui.
Anche questi biscotti li ho scovati nel mio libro del momento “Al Forno” di Isidora Popovic e l'ho usato talmente tante volte che ho deciso che si merita un label personalizzato: "popina”, così da raccogliere tutte le ricette che ho tratto da questo libro. Questi biscotti sono eccezionali: ottimi per essere mangiati con o senza decorazione. Se siete alla ricerca di una buona ricetta di biscotti al cioccolato, li avete trovati!! Per inciso, sto scoperto la frutta disidratata! E’ meravigliosa! Ho aggiunto sui biscotti questi cranberries che, con il loro gusto asprigno, danno una smorzata al dolce del cioccolato bianco..deliziosi. Con lo stampino da 5 cm si preparano circa 25 biscotti.


Ingredienti: 150 g di farina bianca, 1 cucchiaino di lievito, 15 g di cacao amaro, 50 g di zucchero di canna, 65 g di burro freddo, 45 g di miele liquido, 1 cucchiaino d’acqua. Decorazione: 100 g di cioccolato bianco, 30 g di mandorle tritate, 30 g di pistacchi, 30 g di frutti rossi essiccati.
Preparazione: mettete in una terrina la farina, il lievito, il cacao, lo zucchero, il burro e il miele e amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto sabbioso. Aggiungete il cucchiaino d’acqua fino ad ottenere una palla omogenea. Trasferite la pasta sulla spianatoia leggermente infarinata e stendetela con il mattarello a uno spessore di 5 mm. Ritagliate i biscotti con gli appositi stampini e disponeteli sulla placca preparata in precedenza. Cuocete in forno per 25 minuti e lasciateli raffreddare prima di decorarli. Mettete il cioccolato in un recipiente resistente al calore sopra una pentola d’acqua in leggera ebollizione. Ricordate che il fondo del recipiente non deve mai toccare l’acqua bollente. Mescolate fino a quando il cioccolato non si sarà sciolto. Spennellate il cioccolato fuso su un lato dei biscotti e cospargeteli di mirtilli rossi e mandorle. Lasciate raffreddare e indurire il cioccolato prima di servire i biscotti. Si conservano in un vaso a chiusura ermetica al riparo dalla luce per circa 2 settimane.

mercoledì 3 aprile 2013

Hummus di ceci


Questa è stata una delle mie scoperte londinesi, che ho assaggiato durante un aperitivo a casa di amici (che detta così fa tanto snob, no?), una di quelle cose che dici "appena arrivo a casa lo faccio!", che non vedi l'ora di avere sottomano tutti gli ingredienti e l'occasione per farlo assaggiare a qualcuno, è una di quelle cose che se ti riescono bene e sono apprezzate dagli altri ti danno lo stimolo per continuare a cucinare e fare qualcosa di nuovo, che ti fanno sentire più vicino ad Oliviero Marchesi o Carlo Cracco e ti chiedi come mai nessuno ti assegni una stella Michelin (forse ho esagerato...), rendo l'idea? Ecco tutto questo per un hummus di ceci! E' facile da preparare, l'unica cosa un po' lunga sono i ceci, metterli ammollo per circa 12 ore e poi un'ora abbondante per la cottura. Io sono un po' schizzinosa e non mi piace usare quelli già cotti in barattolo, ma se preferite utilizzare quelli, allora la preparazione è fulminea. Le dosi che riporterò sono giuste per la ciotolina che vedete nella foto, ho voluto provare, (di solito faccio sempre metà dose quando devo sperimentare qualcosa di nuovo) giusto per non ritrovarmi con un container di hummus!


Ingredienti: 75 gr di ceci, 1 cucchiaino di sale, 1 spicchio d’aglio, 1 limone e mezzo (per ottenere 50 ml di succo), 2 cucchiai grandi di tahini e 2 cucchiai di olio d’oliva.
Preparazione: un giorno prima sciacquate i ceci ed eliminate quelli rovinati, metteteli a bagno in acqua e ½ cucchiaino di bicarbonato e mettete in frigo.
Scolate e sciacquate i ceci poi metteteli in una pentola. Coprite abbondantemente d’acqua e portate ad ebollizione. Cuocete a fuoco basso con il coperchio per un’ora (controllate sempre il tempo di cottura perché i ceci possono cuocere fino a 3 ore). Testate la cottura: devono essere molto cotti. Salate e cuocete per altri 5 minuti. Scolate i ceci (ricordatevi di conservare l’acqua). Mettete tutti gli ingredienti nel robot da cucina fatta eccezione per l’olio e l’acqua di cottura. Frullate fino ad ottenere una consistenza cremosa. Unite un po’ d’acqua di cottura se necessario. Sistemate in una ciotola e aggiungete l’olio d’oliva. Accompagnate come salsa da pinzimonio o con le patatine tipo “picadora”. Yum!