venerdì 26 giugno 2009

Muffin!

Approfittando del clima fresco, un paio di giorni fa mi sono messa all'opera ed ho preparato questi muffin. La ricetta è tratta da un libretto dedicato esclusivamente a questi dolcetti di origine anglosassone intitolato appunto, “Muffin – originali ed autentici” a cura di Marc Grossmann, proprietario di un locale “Bob's juice Bar” a Parigi. All'interno di questo libro, si trovano le ricette dei muffin più tradizionali, ma anche più insoliti. La ricetta che ho scelto di proporvi è un grande classico: semi di papavero e limone. A dire la verità, avevo letto di questi muffin e di questo libro sul blog il pranzo di Babette, uno dei miei preferiti. Ho volut,o a mia volta, provarli e devo dire che non hanno deluso le mie aspettative.
Nelle prime pagine l'autore da alcune dritte su come fare dei buoni muffin e la principale è che non è necessario amalgamare a lungo gli ingredienti, così scrive il buon Marc “non preoccupatevi se vedete ancora della farina fare capolino qua o là. Tutto si amalgamerà una volta in forno. Se mescolate troppo a lungo, produrrete troppo glutine e farete uscire i gas della fermentazione. Otterrete allora dei muffin secchi e troppo compatti”. Nonostante io sia una fan del mescolare mescolare mescolare, ho seguito il consiglio di Marc, e vi posso assicurare che il ragazzo ha ragione! Muffin soffici e non secchi...mmmmh!



Ingredienti secchi: 320 g di farina bianca, 3 cucchiai di semi di papavero, 1 cucchiaino di sale, 3 cucchiaini di lievito in polvere.
Ingredienti per la pasta: la scorza grattugiata di un limone, 150 g di zucchero, 125 g di burro, 2 uova (albumi e tuorli separati), 40 ml di succo di limone, 210 ml di yogurt (naturale oppure greco).
Frutti: 200 g di pera pelata e privata dei semi e tagliata a pezzetti della grandezza di una mandorla.
Glassa: 60 g di zucchero a velo, 2 cucchiai di succo di limone.

Preparazione: preriscaldate il forno a 190° C. Preparate la glassa mescolando lo zucchero a velo con il succo di limone. Mescolate insieme la farina, i semi di papavero, il lievito, il sale e la scorza grattugiata di 1 limone. Tagliate la pera a pezzetti grandi quanto una mandorla; se i pezzetti fossero troppo grossi, la pasta rischierebbe di fuoriuscire durante la cottura.
Mescolate insieme il burro e lo zucchero energicamente per qualche minuto fino ad ottenere una consistenza cremosa e soffice. Montate gli albumi a neve ben ferma. Mescolate lo yogurt con il succo di limone. Dovreste ottenerne 250 ml; adattate la quantità di yogurt in funzione della quantità di succo ottenuta. Incorporate al composto di burro e zucchero i tuorli d'uovo. Aggiungete lo yogurt al limone, poi gli albumi montati a neve.
Incorporate poco alla volta il miscuglio di farina, semi di papavero, lievito, sale, scorza grattugiata di limone e la pera, senza lavorare troppo la pasta. Suddividete la pasta negli stampi da muffin e spolverizzate con la scorza rimasta.
Fate cuocere per 20 – 25 minuti fino a quando saranno gonfi, morbidi e ben dorati. Verificate la cottura infilando uno stecchino di legno nel centro dei muffin: saranno cotti quando uscirà pulito. Ricoprite di glassa i muffin ancora tiepidi con l'aiuto di un cucchiaino.

lunedì 15 giugno 2009

Tortina salata

Devo essere rapida! Questi sono gli ultimi giorni che ho per usare il forno, già, perché a casa mia vige una regola ferrea, alla quale non si può transigere...NON usare il forno quando fuori si sfiorano i 30°. Capirete che per una come me che, quando è giù di corda, cucinare è una manna, questa regola è una catastrofe. Voi direte, suvvia, non è poi così grave, in fondo rimangono i fornelli...si, ma, la soddisfazione di sfornare una torta (dolce o salata), o dei biscotti, è impareggiabile...
Questa tortina è nata, per puro caso, da ritagli di pasta (di un'altra torta che non vi ho ancora proposto) e da quello che ho trovato nel frigo e nell'orto...Il risultato, seppur piccolo piccolo, è stato molto molto apprezzato!


Le dosi che vi proporrò, però, sono per una torta salata per 6 persone.
Per la pasta: 200 gr di farina, 1 uovo, 1 tuorlo, 125 gr di burro, 1 presa di sale.
Per il ripieno: 150 gr di ricotta, 10-15 foglie di spinaci, un pizzico di sale, 2 cucchiai di formaggio grana.
Preparate innanzitutto la pasta, mettendo la farina a fontana su una spianatoia, fate un buco al centro e rompete l'uovo e il tuorlo. Distribuite sulla farina il burro ben raffreddato a fiocchetti e cospargetevi sopra una buona dose di sale. Impastate tutti gli ingredienti con le mani, formando una palla. Mettetela in un piatto e fatela riposare in frigo per 15 minuti. Per il ripieno, lavate e curate le foglie di spinaci, lasciatele crude e tagliatele a striscioline sottili, aggiungete la ricotta, e mescolate una forchetta, aggiungete, infine, il grana e il sale. Stendete una metà abbondante della pasta in una sfoglia sottile e appena un po' più larga di una tortiera di 22 cm; adagiate la sfoglia nello stampo formando tutt'intorno un cordoncino alto circa un dito. Punzecchiate la pasta più volte con la forchetta e distribuitevi sopra il ripieno. Stendete la rimanente pasta, e adagiatela sul ripieno, cercando di farla entrare sotto il cordoncino che circonda la torta e di far aderire i due strati di pasta. Punzecchiate con una forchetta anche questa sfoglia e spennellatela con un po' di latte. Mettete il tutto in forno a 180° per 40 minuti circa, o fino a quando la torta non sarà dorata. Da servire tiepida o fredda.

giovedì 4 giugno 2009

la teoria del libro vintage

Di questi tempi di crisi avere delle certezze non è cosa da poco, in fatto di cucina ne ho una e ben radicata: sostengo che le ricette prese dai libri di “vintage” riescano sempre. A chi non è capitato di fare un disastro in cucina, provate a pensare: da dove avevate tratto la ricetta? Era forse un libro di vostra madre o di vostra nonna? Nooo! Ne sono sicura. Una delle mie certezze in cucina pesa circa 5 kg, conta 1188 pagine ed è un regalo che mio padre ha fatto a mia madre per San Valentino, classe 1967. Si tratta del famoso “Talismano della felicità”. É molto lontano dalle stile fresco e moderno di Donna Hay, ma vi posso assicurare che niente tratto da questo “tomone” non sia mai riuscito. Lo so, non è la prima volta che nomino libri vintage, ma mi piace così tanto spulciare vecchi libri e vedere e trovare sapori dimenticati, e scoprire tra le pagine disegni di quand'ero bambina, usati da mamma (o da papà) come segnalibro.
La ricetta che vi propongo è tratta, appunto, dal “Talismano della felicità” e sono dei biscotti ripieni di marmellata, che ho acquistato durante una festa di paese, prodotti da un agriturismo locale e che ho sperato di riuscire a riprodurre. Il risultato, con mia grande soddisfazione, è molto simile all'originale :) In verità, dal libro ho tratto solo la ricetta per la pasta frolla, poi ho tagliato la pasta con una tazza da tè (di circa 8 cm), (la mia collezione di stampini, non prevede stampini così grandi), ho aggiunto al centro un cucchiaino di marmellata di more (by my mum) e ripiegati in due, dando così la forma di una mezzaluna e il gioco è fatto.



Ingredienti: 300 g di farina, 150 g di zucchero, 150 g di burro, 2 uova, 1 tuorlo, buccia grattugiata di un limone, sale.
Preparazione: disponete sul tavolo la farina a fontana e nel mezzo metteteci lo zucchero, il burro a pezzetti, le uova e il tuorlo, la buccia del limone e il pizzico di sale. Impastate il tutto, senza lavorare molto la pasta. Stendetela con il mattarello e tagliatela con uno stampino del diametro di 8 cm. Al centro di ogni cerchio ottenuto, ponete un cucchiaino di marmellata e richiudete in due. Mettete in forno per 20 – 22 minuti a 180°. Una volta tolti dal forno potete cospargerli di zucchero al velo.